Il Consiglio di Stato si è espresso in merito al problema degli effetti della mascherina nei bambini. La questione è nata dopo la decisione di sospendere l’obbligo di mascherina per una alunna con difficoltà respiratorie
In seguito alla sospensione con decreto monocratico dell’obbligo di mascherina a scuola per una 12enne con difficoltà respiratorie, la terza sezione del Consiglio di Stato ha chiesto una nuova “rilevazione specifica” in merito alle conseguenze che l’uso prolungato della mascherina può avere sui bambini con età inferiore ai 12 anni.
Il caso è nato dopo il ricorso al Tar del Lazio dei genitori della bambina che frequenta una scuola nella provincia di Bolzano.
Stando a quanto affermato dal Consiglio di Stato, occorre una nuova valutazione, peraltro anche urgente, degli effetti che l’uso prolungato della mascherina può avere sui bambini.
Tale valutazione, ha proseguito la commissione, deve avvenire sui bambini con meno di 12 anni “alla luce dei criteri dettati dall’Oms”.
Secondo Franco Frattini, presidente della terza sezione del Consiglio di Stato, l’obbligo ingiustificato dell’uso della mascherina su studenti giovanissimi, pone l’autorità che lo emana al dovere di provare, in maniera scientifica, che tale obbligo non abbia conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica dei bambini.
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Il Consiglio di Stato, peraltro, ritiene che non sia più sufficiente il richiamo a documenti scientifici passati. Di conseguenza, la terza sezione del Consiglio di Stato ha anche parlato di responsabilità nel caso in cui vi sia un ritardo o una omissione di un documento scientifico.
Va detto che il Consiglio di Stato si era già espresso al riguardo. A gennaio scorso, infatti, aveva disposto la sospensione dell’obbligo di indossare la mascherina durante l’orario scolastico per una bambina con difetto di ossigenazione. I genitori, infatti, avevano attestato le difficoltà della piccola con un certificato medico, difficoltà che potevano essere potenzialmente peggiorate con l’uso della mascherina a scuola.
In particolare, il Consiglio di Stato aveva deciso di sospendere l’obbligo di mascherina soprattutto alla luce dell’impossibilità di verificare l’ossigenazione con apposito saturimetro.
Nel nostro paese, si sta verificando un aumento del numero di contagi tra i giovani. Stando al report sull’età evolutiva dell’Iss, infatti, da fine di gennaio, i positivi al Covid-19 al di sotto dei 20 anni hanno superato, per la prima volta, le fasce più adulte. Mentre nel mese di febbraio il numero è rimasto leggermente più alto.
I casi di positività al Covid-19, tra gennaio e febbraio 2021, sono stati intorno ai 150 per ogni 100mila abitanti.
La fascia di età che ha fatto registrare il numero di casi più alto è quella che va dai 13 ai 19 anni. L’incidenza, invece, è stata minore nei più piccoli.
Tuttavia, nel “Focus sull’età evolutiva”, l’Iss ha sottolineato che tra questi casi restano pochissimi quelli gravi: i casi lievi si aggirano intorno al 60%, il resto presenta pochi sintomi.
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