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Vaccini anti Covid: quali sono i possibili effetti collaterali

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valeria bellagamba

Vaccini anti Covid: quali sono i possibili effetti collaterali. Le indicazioni degli esperti.

La terza ondata dell’epidemia di Covid-19 preoccupa in Italia, perché alimentata da nuove varianti più contagiose del Coronavirus.

In questa lotta, tuttavia, non siamo soli, abbiamo armi potenti come i vaccini. Ne stanno arrivando sempre di più. Nuovi vengono approvati e in primavera anche in Italia dovremmo avere finalmente maggiori forniture.

I vaccini attualmente somministrati in Italia sono quelli di Pfizer-BioNtech e Moderna, che si basano sulla tecnologia mRNA e il vaccino di AstraZeneca che usa il vettore virale dell’adenovirus.

Presto, tra la seconda metà di marzo e l’inizio di aprile, dovrebbe arrivare in Italia anche il vaccino Janssen di Johnson & Johnson, che è stato da poco approvato negli Stati Uniti dalla FDA. Deve essere prima approvato dall’EMA, l’Agenzia dei medicinali europea, ma è questione di giorni. Nel frattempo EMA ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik V.

Insomma, lasciati alle spalle i problemi di forniture dei mesi scorsi, tra marzo e aprile dovremo finalmente avere quantità tali di vaccini da somministrare finalmente a una parte importante della popolazione. Sebbene AstraZeneca avesse annunciato un taglio delle forniture all’Unione Europea, la mancanza potrebbe essere colmata dai nuovi vaccini. Ai singoli Paesi non resta che accelerare sulle campagne vaccinali.

Le agenzie regolatorie (FDA, EMA e AIFA) e i primi report della sorveglianza hanno confermato l’efficacia e la sicurezza dei vaccini in uso contro il Covid-19. Come sappiamo, tuttavia, non mancano gli effetti collaterali, che sono una conseguenza normale della pratica vaccinale.

Come tutti gli altri vaccini anche quelli contro il Coronavirus possono avere effetti collaterali e nella stragrande maggioranza dei casi non sono gravi. Sono i comuni affetti del dolore nel braccio dove è stata fatta l’iniezione o una leggera febbre. Possono variare a seconda del tipo di vaccino. Scopriamo in dettaglio quali sono.


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Vaccini anti Covid: i possibili effetti collaterali

Il Ministero della Salute rassicura tutti i cittadini sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid. Nelle FAQ presenti sul sul portale, nella sezione dedicata al Coronavirus, il Ministero spiega che “i vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione”.

Sui possibili effetti collaterali risponde l’Istituto Superiore di Sanità, che spiega: “Come tutti i vaccini anche quelli contro il Sars-Cov-2 possono dare effetti indesiderati. Nel corso della sperimentazione sono state riscontrate le reazioni comuni, già viste in altre vaccinazioni. In tutti i Paesi che hanno adottato il vaccino, Italia compresa, c’è comunque un sistema di sorveglianza che raccoglie le segnalazioni”.

La sorveglianza vaccinale è condotta da AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, che raccoglie le segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini. “Oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti)”, si legge sempre sulle FAQ del Ministero, l’AIFA “promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini COVID-19“.

“Le attività di vigilanza – spiega ancora il Ministero – riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che azioni proattive, attraverso studi/progetti di farmaco-epidemiologia (farmacovigilanza attiva). L’AIFA si è dotata di un Comitato scientifico, che, per tutto il periodo della campagna vaccinale, avrà la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell’analisi complessiva dei dati che saranno raccolti e nell’individuazione di possibili interventi. La finalità è quella di disporre, anche attraverso una rete collaborativa internazionale, della capacità di evidenziare ogni eventuale segnale di rischio e, nel contempo, di confrontare i profili di sicurezza dei diversi vaccini che si renderanno disponibili, di fornire raccomandazioni”.

Al momento, Aifa ha pubblicato il 26 gennaio scorso il primo rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, che riguarda quelli di Pfizer e Moderna. I primi vaccini arrivati in Italia.

Il rapporto si riferisce al primo mese di vaccinazioni in Italia e riguarda 1.564.090 dosi somministrate. Nel 99% dei casi si tratta del vaccino Comirnaty di Pfizer, mentre le dosi di Moderna sono solo l’1%. Sul totale delle di queste dosi sono state segnalate 7.337 sospette reazioni avverse. Segnalate non significa che tutte siano dovute al vaccino.

Di queste 7.337 reazioni avverse segnalate, il 92,4% sono non gravi e il 7,3% gravi.

Gli effetti non gravi più comuni sono:

  • dolore nella sede di iniezione,
  • febbre,
  • stanchezza,
  • mal di testa,
  • dolori muscolari e articolari.

Si tratta di disturbi che si risolvono autonomamente nel giro di breve tempo.

La maggior parte delle segnalazioni gravi, spiega AIFA, sono classificate come “altra condizione clinicamente rilevante” (circa il 74%), ovvero hanno allertato il soggetto e/o il segnalatore senza determinare un intervento specifico in ambiente ospedaliero.

Tra i casi gravi di reazione ai vaccini sono state registrate:

  • 14 segnalazioni di anafilassi/shock anafilattico, con risoluzione completa o miglioramento nell’85% dei casi;
  • 18 segnalazioni di paralisi/paresi del nervo facciale: nel 50% dei casi la reazione ha avuto una risoluzione completa entro le 24 ore successive, indipendentemente dalla somministrazione di terapia specifica; nel 15% dei casi il disturbo è guarito in pochi giorni con adeguata terapia; nel restante 35% dei casi ha riguardato soprattutto soggetti con patologie o condizioni concomitanti ed è in attesa di follow up.

Devono essere condotti, tuttavia, ulteriori studi sul nesso di causalità con la vaccinazione.


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Eventi segnalati a AIFA per il vaccino di Pfizer-BioNTech

Dal rapporto AIFA risulta che la maggior parte degli eventi segnalati per il vaccino Comirnaty di Pfizer è relativa alla classe organo-sistemica delle Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione ed è rappresentata prevalentemente da:

  • dolore in sede di iniezione,
  • febbre,
  • astenia/stanchezza,
  • reazioni locali.

Tutte queste reazioni sono classificate come non gravi nel 94% dei casi.

Seguono in ordine di frequenza gli eventi che rientrano fra le Patologie del Sistema Nervoso, rappresentati prevalentemente da:

  • cefalea,
  • parestesie (alterazioni della sensibilità degli arti o di altre parti del corpo, come il formicolio)
  • vertigini,
  • sonnolenza,
  • disturbi del gusto.

Sono per il 91% di tipo non grave.

Poi, altri effetti rientrano fra le Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo e sono soprattutto dolori muscolari e articolari diffusi, per il 94% non gravi.

Eventi segnalati a AIFA per il vaccino di Moderna

La maggior parte degli eventi segnalati per il vaccino Moderna è relativa alla classe organo-sistemica delle Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione ed è rappresentata prevalentemente da:

  • febbre,
  • astenia/stanchezza,
  • dolore in sede di iniezione.

Sono reazioni per il 97% sono classificate come non gravi.

Seguono in ordine di frequenza gli eventi che rientrano fra le Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo, soprattutto dolori muscolari e articolari diffusi, classificati come non gravi nel 94% dei casi.

Quindi fra le Patologie Gastrointestinali, prevalentemente nausea e dolori addominali, classificate come non gravi nel 90% dei casi.

Riguardo alla seconde dosi di entrambi i vaccini, il rapportato AIFA è uscito quando ne erano state somministrate ancora poche, perché all’inizio della campagna vaccinale. In ogni caso, AIFA ha confermato il dato atteso di un maggior numero di eventi riferiti a “febbre” o termini correlati (rialzo della temperatura, temperatura elevata, brividi febbrili, ecc.). Le rimanenti sospette reazioni avverse segnalate mostrano un andamento in linea con quanto descritto sopra.


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Effetti del vaccino AstraZeneca

Riguardo al vaccino di AstraZeneca, che al momento è somministrato alla popolazione più giovane, fino ai 65 anni di età, a personale scolastico e forze armate, sono state segnalati diversi effetti collaterali dalle persone vaccinate. Anche in questo caso si tratta di reazioni non gravi al vaccino ma disturbi fastidiosi. Ancora non abbiamo un rapporto di sorveglianza dell’AIFA perché la somministrazione è iniziata da poco tempo.

Sugli effetti collaterali di AstraZeneca, tuttavia, ha tranquillizzato il virologo Roberto Burioni, affermando che si tratta in realtà di effetti lievi e non troppo frequenti. Citando uno studio sugli effetti del vaccino condotto dalle autorità sanitarie del Regno Unito, dove la somministrazione del vaccino AstraZeneca è più diffuso, Burioni scrive:

  • dolore nella sede di iniezione nel 54% dei casi,
  • febbre sopra i 38° nel 7,9% dei casi.

Quindi non ci sarebbe da allarmarsi troppo. Vedremo più avanti il nuovo rapporto di AIFA sulla vaccinovigilanza. Ricordiamo che chiunque può segnalare un effetto avverso al vaccino (le istruzioni sono sul sito web di AIFA).

Più in dettaglio, le reazioni avverse del vaccino AstraZeneca, rilevate da una analisi basata su quattro trial clinici condotti nel Regno Unito, in Brasile e Sudafrica e più frequentemente segnalate sono:

  • dolore nella sede di iniezione (54,2%),
  • cefalea (52,6%),
  • affaticamento (53,1%),
  • mialgia (44,0%), ovvero dolore muscolare,
  • malessere (44,2%),
  • piressia, che include febbre (33,6%) e febbre ≥38 ° C (7,9%),
  • brividi (31,9%),
  • artralgia (26,4%), dolore alle articolazioni,
  • nausea (21,9%).

La maggior parte delle reazioni avverse è stata di gravità da lieve a moderata e di solito si è risolta entro pochi giorni dalla vaccinazione. Spiega il rapporto del governo britannico. Entro il settimo giorno l’incidenza dei soggetti con almeno una reazione locale o sistemica è stata rispettivamente del 4% e del 13%. Se confrontate con la prima dose, le reazioni avverse riportate dopo la seconda dose sono state più lievi e riportate meno frequentemente.

Altre segnalazioni di effetti collaterali ai vaccini

Oltre alle reazioni avverse rilevate dagli studi clinici e dai report di vaccinovigilanza, alcuni effetti collaterali dei vaccini anti-Covid sono stati documentati anche dai medici, in base alle segnalazioni ricevute.

Effetti collaterali o reazioni avverse sono molto simili a quelli già segnalati sopra ma ve li riportiamo comunque per completezza di informazione. Gli effetti collaterali più comuni ai vaccini anti-Covid sono riportati da Pagine Mediche.

Gli effetti collaterali sono la risposta a una reazione infiammatoria provocata dalla vaccinazione. Cambiano da persona a persona poiché dipendono di diversi fattori: sistema immunitario, età e stato di salute. La maggior parte sono di lieve entità e di esauriscono in poche ore o in pochi giorni. Ecco i principali effetti collaterali per ciascuno dei vaccini somministrati in questo momento in Italia per contrastare il Covid-19.

Vaccino Pfizer-BioNTech

Sintomi lievi si sono manifestati in più di una persona su dieci e si sono risolti entro pochi giorni. Gli effetti collaterali più comuni:

  • dolore e gonfiore nella sede di iniezione con arrossamento o prurito di breve durata,
  • stanchezza,
  • mal di testa,
  • brividi,
  • dolori muscolari o alle articolazioni,
  • febbre,
  • diarrea.

Vaccino Moderna

Questo vaccino avrebbe dato qualche effetto collaterale in più, che si è manifestato nei due terzi delle persone vaccinate. I sintomi più comuni sono stati:

  • stanchezza, con cefalea, nausea e vomito,
  • febbre transitoria,
  • linfoadenopatia, ovvero ingrossamento dei linfonodi
  • mialgia,
  • artralgia,
  • dolore e arrossamento in sede di iniezione, anche con tumefazione.

Vaccino AstraZeneca

Somministrato in Italia alle fasce di età più giovani, fino al 65 anni, questo vaccino ha dato più frequentemente questi effetti collaterali:

  • dolore, prurito, gonfiore, arrossamenti o lividi nel luogo di iniezione,
  • affaticamento e sensazione di malessere generale,
  • brividi,
  • mal di testa,
  • nausea, vomito e diarrea,
  • dolore muscolare e articolare,
  • febbre superiore ai 38°C.

Si tratta dunque di effetti praticamente identici a quelli sopra indicati, che possono manifestarsi in modo diverso da persona a persona.

Per quanto riguarda la somministrazione della seconda dose, sono stati segnalati:

  • mal di testa,
  • gastroenteriti,
  • febbre con dolori muscolari e articolari con dita intorpidite,
  • rigidità al braccio e gonfiori nella sede d’iniezione.

LEGGI ANCHE: CONTAGI COVID-19: LE BUONE NOTIZIE DALL’OMS SU CASI E VACCINI


(Vaccino Covid. Foto di torstensimon da Pixabay)
valeria bellagamba

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