Durante l’ultima serata del Festival di Sanremo, Zlatan Ibrahimovic si è esibito in un monologo attraverso il quale ha voluto ispirare i più giovani lanciando un messaggio molto potente
Zlatan Ibrahimovic è stata la figura maschile scelta da Amadeus per la 71esima edizione del Festival di Sanremo. Tutte le sere, infatti, il noto calciato è stato l’ospite fisso nel Sanremo condotto da Amadeus e dall’amico di sempre Fiorello.
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L’ultima serata Zlatan si è esibito in un monologo con cui ha voluto rivolgere un messaggio potente ai giovani.
“Tutti conoscevano già Zlatan prima di questo Festival. Allora perché Zlatan è venuto qui. È venuto perché gli piacciono le sfide, l’adrenalina. Gli piace crescere“, così ha esordito il calciatore svedese.
Il tono non ha lasciato trapelare alcuna emozione con il risultato di un discorso fortemente motivazionale e potente. Come una sorta di fratello maggiore, infatti, Zlatan ha voluto lanciare un messaggio ai tanti ragazzi che lo ammirano.
Il calciatore ha sottolineato l’importanza di sfidare se stessi per poter crescere nella vita. Nonostante abbia vinto tante partite, infatti, il calciatore ha detto di averne anche perse: ” Sono Zlatan anche senza aver vinto tutte le partite. Sono Zlatan quando vinco e quando perdo“, ha sottolineato.
Rivolgendosi ai più giovani ha spiegato che la cosa più sbagliata che si possa fare nella propria vita è quella di non fare. E’ fondamentale, secondo Zlatan, dare il massimo ogni giorno con impegno, costanza e, infine, dedizione.
“Il fallimento non è una sconfitta ma l’inizio di una vittoria. Non è il contrario del successo ma una parte stessa del successo”, ha ribadito Ibrahimovic con tono fermo e deciso.
Il calciatore svedese ha poi terminato il suo monologo ribadendo che il Festival non è né di Zlatan né di Amadeus ma il dell’Italia intera. ” Grazie Italia, la mia seconda casa”, ha concluso Zlatan.
Il noto calciatore è nato a Malmö, in Svezia, il 3 ottobre 1981 da immigrati jugoslavi. I suoi genitori si separarono quando era ancora molto piccolo lasciando Zlatan e i suoi fratelli Sapko, Aleksander, Sanela, Violeta e Monika, in balia degli eventi.
Il padre Sefic beveva un po’ troppo mentre mamma Jurka era piuttosto violenta. Anche il cibo scarseggiava in casa e, per questo, Ibrahimovic ha raccontato che, ben presto, cominciò a frequentare cattive compagnie compiendo furti di vario genere.
Proprio il calciatore, qualche tempo fa, ha raccontato che, dopo la separazione, è cresciuto con il papà che ha fatto tanti sacrifici per lui e per i suoi fratelli. Zlatan raccontò che il frigo non era mai pieno e che, se non aveva i soldi per andare ad allenarsi, lo aiutava.
L’unica salvezza è il calcio, un sogno che il calciatore svedese persegue fin da piccolo per riuscire a riscattarsi da una vita fatta di rinunce e di stenti.
Grazie al suo enorme talento, Zlatan man mano è riuscito a farsi notare dai club più importanti. Non a caso, a soli 19 anni viene chiamato dalla squadra più importante di Svezia e successivamente viene notato dall’Ajax. Da lì, avviene una vera è propria scesa al successo. Ibrahimovic, infatti, viene acquistato dai club più importante: prima la Juventus, poi l’Inter, il Barcellona, il Milan, il Manchester United e poi nuovamente dal Milan.
Per quanto riguarda la vita privata, il calciatore è sposato con Helena Seger, ex modella svedese. Dal loro matrimonio sono nati due figli, Maximilian e Vincent. La donna è molto riservata, di lei infatti si sa solo che è natata nel nel 1970 e che è sposata con il calciatore dal 2001.
Dalla vita di Zlatan Ibrahimovic si comprende il perchè di quell’aria da burbero e presuntuoso che lo contraddistingue.
Per una volta, sul palco dell’Ariston, Zlatan Ibrahimovic ha messo da parte l’immagine da duro e rivolgersi ai giovani e a tutti coloro che rivedono in lui un esempio.
Nonostante, infatti, il suo atteggiamento un po’ fanfarone, Zlatan rivela in realtà una vita fatta di grandi sofferenze. Sofferenza che cerca di nascondere con l’aria da buffone, dall’ego smisurato. Una corazza che si è costruito negli anni per non farsi abbattere dalle sfide della vita.
Non a caso, nel suo monologo ha sottolineato l’importanza di affrontare le sfide a testa alta senza timore di essere sconfitti dal momento che perdere fa parte della vita: l’importante è provarci.
Con la forza di chi si è costruito da solo, con talento e dedizione, Ibrahimovic ha lanciato un messaggio importante per tutti i giovani che rivedono in lui Zlatan l’immagine di un uomo solido e sicuro di sè oltre che un grande campione nello sport.
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