La proposta di effettuare dei corsi un po’ speciali nelle università trova vasti consensi.
In occasione dell’appena trascorsa Giornata internazionale dei diritti della donna ci sono state diverse iniziative circa la violenza domestica, come il sito Non è amore.
L’argomento, naturalmente, non è esclusivo dell’Italia, perché il fenomeno si rileva in molti Paesi.
Ora, dalla Cina giunge una proposta molto interessante per cercare di mettere un freno alla violenza domestica nei confronti delle giovani donne.
Negli ultimi anni, si sono verificati atti di violenza nei confronti di giovani studentesse cinesi perpetrati da coetanei.
Non ci sono, purtroppo studi e statistiche al riguardo, ma a ogni modo, la deputata Yu Xinwei ritiene che un modo per arginare il problema sia instituire dei corsi universitari riguardanti il matrimonio e le relazioni.
“Gli studenti universitari cinesi mancano di educazione emotiva. Sono inclini a eccessivi alti e bassi mentali e possono perseguire atteggiamenti estremi quando vedono un arresto della situazione“.
La deputata ha suggerito che gli studenti sarebbero meno inclini a commettere atti estremi con una corretta comprensione dell’amore e delle tradizioni.
La deputata ritiene che gli studenti universitari siano il fondamento del talento cinese e che la loro comprensione delle relazioni sia un importante indicatore del futuro delle famiglie cinesi e del matrimonio.
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In questi corsi , secondo alcuni esperti, bisognerebbe trattare il tema della violenza e del genere.
Inoltre, sempre secondo la deputata Yu Xinwei si dovrebbe insegnare la comunicazione non violenta.
“Se uno rispetta l’altro e non c’è tolleranza per la violenza, non dovrebbero commettere un atto violento contro un’altra persona”.
Alcuni studenti hanno accolto bene la proposta ritenendo che questi corsi possano aiutarli ad ampliare il loro quoziente emotivo.
A ogni modo non tutti sono entusiasti della proposta. Alcuni studenti sostengono che l’amore non può essere insegnato.
“Ognuno ha la proprio visione del matrimonio e dell’amore, sospetto che gli insegnanti potrebbero aggiungere qualcosa di personale durante le lezioni e causare controversie tra gli studenti, sarebbe più giusto porlo come corso opzionale” sostiene Liu.
Un sondaggio promosso l’anno scorso da China Youth Daily ha dimostrato che l’88% degli studenti universitri appoggerebbe corsi per incontrare il partner.
1028 di questi studenti userebbero il corso per risolvere i problemi di coppia, come si legge su South China Mornig Post.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa proposta?
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