Covid: Italia zona rossa a Pasqua, nuove regole per le Regioni. Le ultime novità.
Questa mattina si è riunito a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri che, dopo l’incontro con i presidenti delle Regioni italiane, ha approvato il nuovo decreto legge con le nuove misure anti Covid che entrerà in vigore da lunedì 15 marzo e si applicherà fino al 6 aprile prossimo, il martedì dopo Pasquetta.
Il decreto introduce nuove restrizioni e in parte modifica i precedenti provvedimenti del Governo Draghi, il decreto legge de 23 febbraio, con le norme sugli spostamenti e le visite ad abitazioni private, e il Dpcm 2 marzo con le norme su chiusure, aperture e scuole.
Il decreto introduce la zona rossa per tutta Italia a Pasqua, come era stato per i giorni di Natale con il precedente governo. Prevede un automatismo per il passaggio alla zona rossa e maggiori criteri restrittivi. Ecco cosa bisogna sapere.
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Come era stato già anticipato, quasi tutta Italia sarà in zona rossa nei prossimi giorni e fino a Pasqua. Gran parte delle Regioni italiane cambierà colore, passando a un’area di rischio più elevata, sia per effetto dei contagi in aumento, dell’indice Rt sopra 1 o sopra 1,25 (che porta direttamente in zona rossa) e per la saturazione delle terapie intensive, sia per le regole del nuovo decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.
Il decreto, che entrerà in vigore lunedì 15 marzo, prevede che una Regione entri in automatico in zona rossa quando i contagi sono sopra i 250 su 100 mila abitanti in una settimana.
La novità principale del nuovo decreto è l’introduzione di una zona rossa nazionale in tutta Italia nel weekend di Pasqua, da sabato 3 aprile, il Sabato Santo, a lunedì 5 aprile, Pasquetta. Niente gite del lunedì di Pasqua ma tutti in casa o al limite fuori per una passeggiata vicino a casa. Come era stato nei giorni festivi dello scorso periodo natalizio.
Anche nel weekend pasquale di zona rossa nazionale sarà tuttavia possibile fare una visita a parenti e amici, con le stesse regole che erano state introdotte a Natale. Si tratta in questo caso di una deroga alle norme degli ultimi decreti che avevano introdotto il divieto di visita alle abitazioni private in zona rossa.
Questo significa che nei giorni di sabato, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta (3, 4 e 5 aprile) si potrà fare visita una sola volta al giorno alla casa di parenti e amici da parte di un massimo due persone sopra i 14 anni di età (più gli abitanti della casa), più i figli minori di 14 anni ed eventualmente persone disabili non autosufficienti. Le visite saranno consentite, come sempre, entro l’orario del coprifuoco, dalle 5.00 del mattino alle 22.00 di sera.
Negli altri giorni, da lunedì 15 marzo a venerdì 2 aprile e martedì 6 aprile, le eventuali regioni in giallo passeranno in zona arancione, mentre le rosse resteranno tali. In questo arco di tempo tornano ad applicarsi le norme predenti, con le visite ad abitazioni private consentite solo in zona arancione e solo entro il territorio comunale (sempre con la deroga per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti)
Nei periodi di restrizione agli spostamenti, sarà comunque sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità. Come è stato finora. Così come sarà sempre possibile rientrare al proprio domicilio, residenza e abitazione.
In base alle nuove disposizioni, passaggio automatico in zona rossa non solo con indice RT a 1,25 ma anche con più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti in una settimana, e a un peggioramento dei dati sui contagi, è già possibile anticipare le Regioni che passeranno in zona rossa.
Regioni che diventano rosse:
Basilicata, Campania e Molise erano già in zona rossa e ci resteranno. Diventano rosse anche Toscana e Veneto, che erano in bilico.
Regioni che diventano arancioni:
Contrariamente alle previsioni di ieri, dunque, la Sicilia non resterà in zona gialla, dove si trova ora, ma passerà in arancione, in base alle nuove regole del decreto. Invece, erano già in zona arancione ci resteranno Abruzzo e Umbria. La Sardegna, unica Regione in zona bianca d’Italia, dovrebbe restare in quest’area.
Queste sono le possibili previsioni, che dovranno poi essere confermate dall’ordinanza del ministro della Salute. Quindi non sono i colori definitivi ma potrebbero cambiare.
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