La settimana scorsa la notizia della pallavolista Lara Lugli citata per danni perchè incinta ha attirato l’attenzione dei media: ecco il gesto di solidarietà delle colleghe.
La settimana scorsa quanto accaduto alla pallavolista Lara Lugli aveva fatto il giro del web. La giovane pallavolista, infatti, era stata citata per danni dalla sua società per essere rimasta incinta. Solo due anni fa, Lara giocava in B1 con il volley Pordenone che, tuttavia, l’ha messa alla porta una volta scoperta la gravidanza.
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Qualcosa però è andato storto e la giovane sportiva ha perso il suo bambino a causa di un aborto spontaneo: una volta chiesto alla sua società il versamento dello stipendio per un mese in cui ne aveva diritto, è iniziata una battaglia legale. La società, infatti, l’ha accusata di “aver taciuto al momento della trattativa contrattuale la sua intenzione di avere dei figli, e di aver puntato a un ingaggio sproporzionato “vendendo” la sua età e la sua esperienza” e l’ha citata per danni.
Poche ore fa, il gesto di solidarietà della pallavolo italiana per la loro collega rimasta a casa. Ecco cosa è successo.
La storia di Lara Lugli ha rapidamente fatto il giro del web e molti sono stati i messaggi d’affetto e i gesti di solidarietà che la sportiva ha ricevuto. In particolare, il gesto della pallavolo italiana è stato molto apprezzato anche dagli utenti del web.
Domenica sera, prima della finale di Coppa Italia A2 femminile Mondovì-Macerata, i membri di entrambe le squadre si sono presentati in campo con il pancione. La palla infilata sotto alla maglietta, per emulare una gravidanza e trasmettere tanta solidarietà alla collega vittima di questa spiacevole vicenda.
Ma non solo: questo gesto è stato emulato anche sui campi di Reggio Emilia e di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, entrambe partite di pallavolo maschile. Anche i colleghi della categoria maschile, infatti, hanno sottolineato la grave discriminazione avvenuta ai danni della collega Lara.
“È stato un gesto di solidarietà bellissimo quello dei giocatori di A1 e A2, era a sostegno di tutte le donne che soffrono questa particolare situazione di disagio. Il mio non è un caso isolato, ma rigurda anche tante donne che si sono sentite usurpate dei loro diritti più basilari“, ha replicato la sportiva Lara Lugli intervistata questa mattina da Rai Radio 1.
E voi Unimamme, avete seguito la vicenda? Che ne pensate?
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