Il 23 marzo si festeggia l’onomastico di si chiama Rebecca. Scopriamo l’origine e il significato del nome e la vita della santa ricordata oggi.
Il nome Rebecca deriva dall’ebraico e significa “colei che colpisce per la sua bellezza“.
Chi ha questo nome si sente libera e adora viaggiare. E’ una persona sensibile e socievole, ma si sacrifica solo con alcune persone.
Varianti del nome:
Simboli:
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Rebecca è una religiosa dell’Ordine Libanese Maronita.
Boutrossieh (il suo vero nome, in italiano Pierina) nasce a Himlaya nel 1832 da una famiglia di contadini cattolico-maroniti.
A 7 anni perde la mamma e viene inviata a Damasco a lavorare come domestica.
Nel 1853 torna a casa e scopre che il padre si è risposato. Provano a farla diventare moglie contro la sua volontà, ma lei sceglie di diventare religiosa e si presenta alla congregazione delle suore Figlie di Maria, a Bifkaya. Accolta come postulante, compie il noviziato e pronuncia i voti nel 1856: prende il nome religioso di Anissa, ossia Agnese in italiano.
Studia da maestra elementare e di religione e poi incomincia la sua missione di catechista e insegnante nei villaggi di montagna. E’ testimone di drammatici avvenimenti in Libano e salva un bambino dalla morte.
Nel 1871 lascia le suore Figlie di Maria ed entra nell’Ordine Libanese Maronita tra le monache antoniane ad Aitou, e prende il nome della madre, Rafka, in italiano Rebecca.
Nel 1885 chiede al Signore di farla partecipare alla sua Passione e si ammala, iniziando a provare forti dolori alla testa e agli occhi. Visitata da un medico americano, viene operata ma le viene estratto per sbaglio l’occhio destro. Nel 1899 diventa completamente cieca. Successivamente diventa paralitica, riuscendo a muovere solamente le mani.
Rebecca muore nel 1914.
Giovanni Paolo II l’ha dichiarata venerabile l’11 febbraio 1982 e viene canonizzata il 10 Giugno 2001.
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