Il 19 marzo, in occasione della Festa di San Giuseppe e di tutti i papà, Don Fabio Rosini con Gigi De Palo hanno discusso della figura del padre oggi.
Chi è Don Fabio Rosini? E’ un biblista, direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi Roma, ideatore di un percorso sui 10 Comandamenti, famosissimo in tutta Italia, e autore, tra gli altri, di un libro di prossima uscita proprio sulla figura di San Giuseppe.
LEGGI ANCHE: “EDUCARE E’ UN DOLORE”: IL POTENTE MESSAGGIO DI UN PAPA’ DI 5 FIGLI
Gigi De Palo è invece il Presidente del Forum delle Associazioni Famigliari, papà di 5 figli e attivista da anni per le politiche famigliari. Dalla pagina Facebook e sul canale Youtube del Forum condivide interventi e riflessioni con diversi esperti. Questa volta ha scelto Rosini, un sacerdote super seguito per le sue catechesi, e gli ha posto la domanda: “Che cosa vuol dire essere padre oggi?”.
Don Fabio ha esordito rispondendo che oggi fare il padre significa “andare contro corrente“: in una società dove domina l’autoreferenzialità, diventare padre per un uomo, che si sente eternamente giovane, è una sfida che spaventa.
Essere padre infatti vuol dire “occuparsi della vita di un altro“, “custodirla” e questo è l’opposto di “autoreferenziale”, perché quando si ha un figlio si deve smettere di parlare e di agire solo per se stessi.
Un problema comune dei padri, ma in generale dei genitori, oggi, ha continuato Rosini, è la perdita di autorità, risultato di un processo iniziato da molti anni e che ha origini storiche: dall’Illuminismo in poi si è perso, gradualmente, il riferimento al divino. Oggi al centro c’è l’uomo e basta e il mondo, usando le parole di Don Fabio, è divenuto sempre più “piatto“, con la giustificazione che tutto deve essere “scientificamente provato”. In realtà la ragione non deve per forza escludere la fede, perché entrambe servono a dare risposte e danno un senso alla vita.
Se si analizza il termine autorità, esso deriva dal latino e significa “colui che accresce, che rafforza, che consiglia, che è responsabile“, e lo può fare perché ne ha le competenze. Se però questa autorità non viene esercitata dai padri, sono le madri che se ne fanno carico, esercitandola però con “rabbia e a volte isteria“, perché di fatto si sentono abbandonate, sono sole e stanche.
Don Fabio Rosini per spiegare questo concetto ha riportato l’esempio del papà che esce di casa, quasi di soppiatto, per andare a giocare a calcetto e “intercettato” dal figlio, che gli chiede una cosa risponde: “Chiedi a tua madre!”.
Diventare padre per un uomo significa crescere, decentrarsi e scoprire “chi si è davvero” e purtroppo oggi accade sempre di meno. A volte, spiega Rosini, l’uomo che diventa padre, dopo la nascita del figlio, vive una “crisi post-parto” perché realizza “di non essere più l’unico essere infantile di casa“: i suoi desideri vengono dopo quelli dei figli.
Nel parlare del perché cui gli uomini “rinunciano” ad essere padri Don Fabio ha parlato della tendenza degli uomini alla superficialità, spiegando però che si tratta di un meccanismo di difesa messo in atto perché è più comodo apparire superficiali pur non essendolo.
Ciò perché gli uomini hanno paura di diventare importanti per qualcuno, hanno paura di sbagliare, di fallire. Rosini parla di “paura della grandezza“. E allora che fanno? Si accontentano, non fanno passi in avanti per non farsi cambiare la vita, per non rischiare.
Per vincere questa paura Don Fabio fa appello a “una grandezza superiore“, come è stato l’angelo per San Giuseppe. Quando gli è apparso in sogno infatti l’angelo gli ha detto : ” Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù“.
Come Giuseppe ha capito che il suo compito era di riconoscere il figlio, dandogli un nome, così i padri hanno il compito di dire ai figli “chi sono“, mostrando loro come si vive.
Per i figli il padre è il “primo estraneo” da comprendere, un punto di riferimento fondamentale per acquistare sicurezza. Il padre come confine, come limite e come luce. Di regola, infatti, se la madre è colei che dà la vita al figlio, il padre è colui che indica come viverla, come affrontare i problemi.
Infine Don Fabio conclude con un consiglio ai genitori per crescere i figli: “non dubitate mai di essere il pare o la madre giusta per i vostri figli, perché lo siete!“.
Naturalmente ciò che avete letto è solo una parte riassunta dell’incontro: vi consigliamo di ascoltarlo tutto dal video qui sotto.
E voi unimamme, conoscevate Don Fabio Rosini? Che ne pensate del suo discorso su San Giuseppe e sulla figura dei papà oggi? Ha ragione?
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…
Un gioiello unico nella tradizione messicana, il Chiama Angeli o Bola Messicana, emerge come un…
La curiosità e la frustrazione dei genitori di fronte ai bambini che si tolgono continuamente…