Ecco come un neonato ha vinto il Covid-19 dopo 8 giorni di terapia intensiva neonatale. La storia condivisa dalla mamma.
Ci sono storie che danno speranza e che trasmettono un messaggio. Quella del piccolo Pedro è una di quelle.
A raccontarla la mamma, una giovane donna di 35 anni che si è ammalata molto probabilmente in ospedale durante il parto.
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Pedro è nato il 2 aprile di quest’anno in un ospedale brasiliano. Alla nascita tutto è andato bene ma dopo 11 giorni dalla nascita è stato ricoverato in terapia intensiva neoantale per via della febbre alta.
La mamma, Patricia Rodrigues Mendes ha raccontato che la febbre non scendeva e quindi il bambino è stato ricoverato in totale isolamento ed è stato trattato con antibiotici.
Fortunatamente dopo 8 giorni, il 21 aprile il bambino è stato dimesso e ora è a casa. I medici hanno però consigliato ai genitori di tenerlo sotto controllo per altri tre mesi.
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La mamma ha raccontato che sia lei che il marito si sono contagiati in ospedale e ha voluto raccontare la storia per allertare altri genitori e invitarli a fare maggiore attenzione.
“Abbiamo vinto solo una battaglia contro il virus” ha raccontato questa mamma a G1 Globo, ammettendo di non aver capito come sia lei che il marito hanno contratto il virus.
Però racconta: “Ho avuto prima i sintomi, ma ho attribuito i dolori del corpo al parto, che era naturale, e ho attribuito il mal di testa e gli occhi alla sinusite. Dopo quattro giorni ho perso l’olfatto e il gusto, quindi ho creduto che potesse essere Covid-19“. Il marito oltre alla perdita di gusto e olfatto ha invece accusato tosse secca e dolore al corpo.
“Il mio bambino ricoverato in ospedale è stato il dolore più grande che abbia mai provato perché all’inizio pensavo che sarei rimasta con lui ma non potevo perché avevo anche il coronavirus e non avevo un posto solo per noi due.”
E a corredo della storia ha aggiunto:”Penso che le persone non prendano sul serio questo virus“. Ed è per questo motivo che ha voluto raccontare il peggior incubo che una neo-mamma può vivere: vedere il proprio figlio stare male e non potergli restare vicino.
E voi unimamme, che ne pensate della storia raccontata da questa mamma?
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