Il 15 maggio si festeggia l’onomastico di chi si chiama Isidoro. Scopriamo il significato del nome e la vita del santo ricordato oggi.
Il nome Isidoro deriva dal greco “Isidoros“, che significa “dono di Iside“. Iside, simbolo della grande civiltà egiziana e moglie di Osiride, è protettrice della maternità e della fertilità.
Chi si chiama Isidoro ha un carattere taciturno e solitario, ma si lega molto alla famiglia e ai figli.
Varianti del nome:
Simboli associati al nome
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Il 15 maggio viene ricordato Sant’Isidro (Isidoro), l’agricoltore, patrono di Madrid, considerato il protettore dei contadini, dei campi e dei raccolti.
Sant’Isidoro vive nel XI secolo: nasce a Madrid infatti intorno al 1070 da una povera famiglia di contadini.
Egli lascia presto la famiglia, dopo aver perso il papà, per diventare contadino alle dipendenze di un possidente di Madrid. Scoppia la guerra e Isidoro si sposta e va a Torrelaguna, dove incontra e sposa Maria Toribia, che diventerà poi beata, con la quale ha un figlio che muore in giovine età.
Sicché è molto religioso, Isidoro prima di andare nei campi a lavorare si reca quotidianamente a messa e nei giorni di festa si dedica totalmente agli altri. E’ molto generoso sia con gli uomini sia con gli animali: si narra infatti che Isidoro avesse un sacco “infinito” dal quale attinge per dare grano ai poveri.
Purtroppo la sua dedizione alla preghiera e agli altri porta alcune persone invidiose ad accusarlo di non lavorare, mettendolo in cattiva luce agli occhi del padrone. Isidoro però non teme le accuse e comunica al padrone che se la raccolta fosse stata inferiore a quella degli altri contadini lui avrebbe rinunciato a parte del suo salario. Ciò non accade: i frutti dei campi da lui coltivati superano di gran lunga tutti gli altri. In questo, secondo quanto si racconta, viene aiutato anche dagli angeli, che guidano l’aratro al posto suo quando lui prega.
Isidoro muore il 15 maggio del 1130 e viene seppellito inizialmente nel cimitero di Sant’Andrea. Dopo diversi miracoli però, di cui uno grande a favore del re Filippo II, Papa Gregorio XV lo proclama santo nel 1622.
Le sue spoglie sono tuttora conservate nella chiesa di Sant’Andrea a Madrid.
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