Il 26 maggio si festeggia l’onomastico di chi si chiama Filippo. Scopriamo il significato del nome e la vita del santo ricordato oggi.
Il nome deriva da greco antico e significa “amico/amante dei cavalli“, “cavaliere“.
Chi si chiama Filippo è una persona solare e curiosa, molto generosa e visionaria.
Varianti del nome:
Simboli associati al nome
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Il 26 maggio si celebra la vita di San Filippo Neri, importante figura italiana.
Filippo nasce nel 1515 a Firenze, da ricca famiglia.
Rinuncia presto ad una cospicua eredità ed ancora molto giovane si trasferisce a Roma. Qui decide di dedicarsi alla missione evangelica.
Roma è in quel periodo una città molto corrotta e pericolosa, per questo e per la grande tenacia e dovizia con cui professa la fede viene chiamato “secondo apostolo di Roma“.
Grazie al suo singolare carattere sono diversi i soprannomi attribuiti tra cui “Pippo Buono” proprio perché particolarmente mite, nonché scherzoso e sorridente.
Proprio queste due qualità fanno sì che molti ragazzi lo seguono perché durante le celebrazioni liturgiche possono divertirsi, cantare, giocare. E’ grazie a questo spirito fondante che nasce, per mezzo della sua grande figura, quello che oggi conosciamo come “l’Oratorio”.
Il primo oratorio nel senso moderno viene infatti creato da lui intorno al 1550 con l’intento di creare una comunità di religiosi e laici unita in un vincolo di mutua carità sullo stile degli apostoli. Già nel 1575 Papa Gregorio XIII ufficializza proprio la “Congregazione dell’Oratorio” concedendo a questa la chiesa di Santa Maria in Valicella che diviene così primo oratorio del mondo.
Filippo Neri, rimane semplice ed umile, rifuggendo sempre gli onori e dignità ecclesiastiche che più volte gli vengono offerte. Una delle sue frasi più celbri e profonde è questa:
“Paradiso! Paradiso! Attendete a vincervi nelle piccole cose, se volete vincervi nelle grandi ” .
Muore a Roma il 26 maggionel 1595 all’età di 80 anni.
Visitandolo, i medici gli trovano 2 costole adiacenti al cuore…e la motivazione addotta è che “erano inarcate a causa dei violenti battiti di amor di Dio“.
Dopo la morte viene ricordato come “il santo della gioia” o il “giullare di Dio“, perché sempre burlone e allegro.
Viene proclamato santo nel 1622 e poi, in seguito, dichiarato anche compatrono di Roma.
La sua opera viene ricordata soprattutto a Roma, non solo perché è qui che vive ma anche perché qui istituisce un pellegrinaggio che è a tutt’oggi praticato, il “Giro delle Sette Chiese“: nel giorno di giovedì grasso del 1552 egli, per opporsi ai festeggiamenti pagani del Carnevale decide di fare appunto il cosiddetto Giro delle Sette Chiese, un pellegrinaggio a piedi per le basiliche principali della città:
Unimamme conoscevate la storia di questo Santo? Vi piace il nome Filippo?
Vi lasciamo quindi alla musica di Branduardi che ha curato la colonna sonora di un film dedicato alla vita di questo santo.
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