Il 13 giugno si festeggia l’onomastico di chi si chiama Antonio. Scopriamo il significato del nome e la vita del santo ricordato oggi.
Il nome deriva dal nome latino Antonius e significa “colui che fronteggia i suoi avversari”, “inestimabile”, oppure “nato prima“.
Chi si chiama Antonio è una persona timida e discreta, ottimista e sincero.
Varianti del nome:
I simboli associati al nome sono:
LEGGI ANCHE: NOMI MASCHILI CON LA A, I PIU’ BELLI E SIGNIFICATIVI
Il 13 giugno si ricorda Sant’Antonio da Padova, il Sacerdote e dottore della Chiesa.
Il suo vero nome è Fernando e nasce a Lisbona, dove all’età di 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, e a 24 anni, nel 1219, viene ordinato prete nel monastero di Santa Croce di Coimbra.
A Coimbra, maggior centro culturale del Portogallo, Fernando studia scienze e teologia all’ordine dei Canonici regolari di Sant’Agostino ma lascia l’ordine perché non sopporta i maneggi politici tra i canonici ed il re.
Nel 1220 i corpi di 5 frati francescani decapitati in Marocco giungono a Coimbra e Fernando si convince ancor di più per una vita dedicata esclusivamente alla religiosità e alla predicazione del Vangelo. Parte quindi come missionario per il Marocco, cambiando il nome in Antonio, in onore dell’abate eremita egiziano.
Durante il viaggio verso l’Africa una tempesta colpisce la nave a Messina. Antonio nel frattempo si ammala di febbre malarica e qui viene curato. Dalla Sicilia riparte ma decide di andare ad ascoltare Francesco d’Assisi. E’ lo stesso Francesco che assegna ad Antonio un ruolo di predicatore e insegnante.
Antonio inizia quindi a predicare nell’Italia settentrionale contro l’eresia.
Nel 1225 arriva in Francia dove diventa custode di Limoges.
Dopo la morte di Francesco Antonio viene nominato provinciale dell’Italia Settentrionale, dove apre nuove case e visita tutti i conventi.
Arrivato a Padova ottiene la riforma del “Codice statutario repubblicano” grazie alla quale un debitore insolvente ma senza colpa, dopo aver ceduto tutti i beni non può essere anche incarcerato.
Muore nel 1231 a Padova.
La salma del santo viene portata nel convento di Santa Maria Mater Domini e subito iniziano i miracoli.
I suoi miracoli in vita e dopo la morte hanno ispirato molti artisti fra cui Tiziano e Donatello. Il santo viene raffigurato con il Bambino Gesù in braccio perché è così che un conte ha raccontato di averlo visto durante un’estasi.
Nel 1232 Antonio viene canonizzato dal papa Gregorio IX.
Una delle reliquie di cui si parla è la lingua, trovata incorrotta dopo 32 anni dalla morte, durante la traslazione delle sue spoglie: è ora conservata nella cappella del Tesoro presso la basilica della città patavina di cui è patrono.
Sant’Antonio è famoso in tutto il mondo perché aiuta a trovare le cose smarrite.
Famoso è anche il “pane dei poveri”, ossia la tradizione di distribuire nel giorno della festa del santo piccoli pani ai fedeli. Questa devozione ricorda un miracolo attribuito al santo relativo ad un bambino che ha rischiato di morire per annegamento, salvato per miracolo e per il quale la mamma ha deciso di offrire al convento tanto pane quanto pesava il bambino per donarlo alle mamme povere.
Unimamme conoscevate la vita di questo Santo così importante e sentitamente ricordato? Vi piace il nome?
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…