Spiacevole novità per le famiglie con figli: molte di loro rischiano di essere escluse dal sostegno economico previsto.
In un periodo come questo, dove l’aumento delle bollette dell’energia elettrica preoccupa seriamente milioni di famiglie e lavoratori, arriva un’altra pesante stangata. Uno dei bonus più attesi vedrà l’esclusione di molti dall’elenco dei beneficiari. Si tratta dei genitori che hanno figli molto piccoli iscritti all’asilo nido a partire dallo scorso settembre.
Più di 60mila famiglie contavano di poter usufruire fino a fine anno dell’agevolazione prevista dalla legge di Bilancio 2017: una cifra compresa tra i 136 e i 272 euro al mese, destinata a rimborsare parte delle spese per l’iscrizione dei figli ad un asilo nido pubblico o privato autorizzato, oppure ad aiutare a casa le famiglie di bambini con meno di tre anni colpiti da gravi malattie croniche e perciò impossibilitati a frequentare l’asilo. Ovviamente la somma esatta sarebbe stata stabilita in base alla propria situazione economica valutata dall’indicatore ISEE.
L’Inps ha dovuto invece “protocollare con riserva la domanda” a causa dell’esaurimento dei fondi. Fondi che quest’anno hanno raggiunto i 553,8 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2019. Eppure, una somma così alta non è bastata a soddisfare le richieste di tutte le famiglie.
Solo nel caso in cui a fine anno risultasse che coloro che già sono fruitori del bonus non lo abbiano sfruttato per tutti i mesi previsti, tali risorse potranno andare ai nuovi richiedenti seppur con notevole ritardo. Ovviamente, a stabilire le priorità sarà l’ordine cronologico delle istanze. Se invece non ci saranno risorse disponibili, le famiglie saranno tagliate fuori per quattro mesi e dovranno fare a meno dell’aiuto che va da un minimo di 544 euro ad un massimo di 1.088 euro.
Niente bonus asilo nido alle famiglie con figli: i dettagli
La causa, spiega l’Inps a Il Fatto Quotidiano, potrebbe essere la crescita demografica o di natura socio-economica, ma aggiunge: “Riteniamo che la risposta debba essere la risultante di indagini statistiche mirate, al momento non disponibili”.
Come fa sapere l’Istituto al noto quotidiano, si è già provveduto a chiedere al Governo un’operazione di rifinanziamento: giacché la riserva non garantisce certamente uno sblocco delle risorse: “Nonostante la previsione di una ‘riserva’ costituisca un meccanismo virtuoso, che ci aiuta a recuperare domande utili e budget, lo svincolo delle risorse con i meccanismi sopra descritti, seppure avverrà con buone probabilità, resta pur sempre eventuale“.
Un duro colpo per moltissime famiglie che si troveranno in una situazione davvero complessa anche sotto questo aspetto, in uno scenario sempre più allarmante dal punto di vista economico.
Non resta che attendere le prossime mosse del Governo al riguardo e sperare in aiuto sicuro e concreto anche per quest’altra ampia fetta di italiani.