Oltre a cambiarlo ogni 10 anni e pulirlo almeno ogni 6 mesi, c’è un altro accorgimento importantissimo per la cura del tuo materasso.
Ci passiamo una buona parte della nostra vita, perciò è fondamentale conservare al meglio il materasso: ciò significa mantenerlo pulito il più possibile ma non solo. Riguardo all’igiene, è risaputo che, essendo un ricettacolo di acari, allergeni e muffa, esso richieda una pulizia profonda e ad intervalli non troppo lunghi.
Per evitare l’insorgere di problemi respiratori dovuti all’accumulo di tutte le sostanze contenute nei cosmetici e e di tutti i parassiti già menzionati, il primo accorgimento è quello di lasciarlo prendere aria esponendolo al sole quando ci sono le belle giornate. Ogni sei mesi, però, è necessario dedicarsi ad una sana aspirata anti-acaro e ad un lavaggio accurato.
In quanto all’aspirapolvere, è consigliabile la scelta di quella con filtro HEPA, molto potente contro i germi. Per il lavaggio, fai attenzione all’etichetta: se, ad esempio, il tuo materasso è in memory foam, potrebbe essere non lavabile e in quel caso è meglio optare per un lavaggio a secco.
Di solito, comunque, l’ideale sarebbe una macchina a vapore. Esistono però, anche in questo caso, degli ottimi rimedi naturali che offrono risultati davvero soddisfacenti. Acqua e aceto di vino bianco oppure acqua e bicarbonato di sodio sono una vera bomba contro le macchie di muffa.
Contro gli odori e per un’igiene davvero profonda, saranno utili del bicarbonato sparso sul materasso e lasciato agire per 24 ore e del tea tree oil. Ne bastano 5 gocce versate in un recipiente con 250 grammi di bicarbonato: serviti di un colino, spargilo sul materasso e lascialo lì per un’ora. Vedrai che profumo!
Questi consigli, però, non saranno sufficienti se non applichi un’altra regola d’oro. Scopri se anche tu fai questo errore.
Superfluo ricordare che, dopo un’attenta pulizia, il materasso va asciugato benissimo: guai a coprirlo col coprimaterasso quando è ancora umido perché tornerebbe a riempirsi della muffa che con tanta fatica abbiamo rimosso.
Per quanto riguarda gli errori da evitare in questa operazione così odiata ma necessaria, uno fra i primi è sicuramente il dimenticarsi di ruotarlo periodicamente. Ogni 3, massimo 6 mesi, dovresti girarlo di 180° per non consumarlo tutto da una parte sola: anche la nostra schiena ringrazierà. Un’altra abitudine scorretta è quella di mettersi seduti lungo il bordo: a lungo andare, la parte dove ti siedi spesso risulterà deformata rispetto al resto del materasso. Siediti al centro ed eviterai problemi.
E tu avevi mai preso in considerazione questi dettagli? Si tratta di abitudini sbagliate che rischiano di rovinare uno degli oggetti più indispensabili per il nostro benessere.
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