Neanche la gravidanza è priva di regole nella Royal Family: quando una donna è incinta c’è un protocollo preciso, ecco in cosa consiste.
Li osserva tutto il mondo in ogni frangente della loro vita ammantata dal sogno. I membri della Royal Family britannica sono costantemente sotto i riflettori, sia nel bene che nel male e ogni loro decisione, gesto e azione riempie i libri di storia. Proprio come accaduto ad Elisabetta II, l’ultima grande sovrana del Novecento, purtroppo venuta a mancare lo scorso settembre dopo ben 70 anni di Regno.
Vite certamente lontane anni luce da quelle dei loro sudditi e del resto del pianeta, piene di privilegi ma spesso a costi notevoli. Come tutti sanno, l’etichetta reale non è affatto un modo di dire, ma qualcosa di molto concreto e che prevede regole rigidissime che possono sembrare piuttosto bizzarre a chi non vive in un castello.
Ciò che per gli altri esseri umani è ordinaria amministrazione, quando si tratta della Corona diventa una questione di Stato, al di là dell’ironia. Perfino un momento come il parto non è esente da un protocollo prestabilito, ma cosa prevede la procedura in occasione della nascita di un Royal baby? Scopriamolo!
Royal Family, cosa succede quando una donna è incinta: tutte le regole di Casa Windsor
Come abbiamo potuto notare tutte e tre le volte che la principessa del Galles, Kate, era in dolce attesa, la Casa Reale ha mantenuto il più stretto riserbo sulla data in cui era previsto il parto e anche sul sesso dei bebè. Vengono annunciate solo la gravidanza e il mese in cui dovrebbe venire al mondo il bambino.
La prima a far nascere i proprio figli in ospedale e non nel castello è stata la principessa Anna che partorì al St. Mary’s Hospital di Londra, dove sono nati anche i figli di William e Kate. Non tutti sanno che in passato, il ministro degli Interni doveva assistere al parto. Tale tradizione nacque a partire dalla fine del XVII secolo, a causa delle voci su Giacomo Stuart, figlio della regina Maria Beatrice e di Giacomo II. Costui era ritenuto da alcuni un ‘falso’ erede al trono col quale avrebbero sostituito il vero Royal baby nato morto. Questa regola è poi stata abbandonata già prima che nascesse il Re Carlo. I padri, invece, prima non potevano presenziare al parto, ma oggi non è più così.
Ogni nuovo arrivato nella famiglia ha tre o quattro nomi dei quali alcuni vengono dati in onore ad altri consaguinei. La principessa Charlotte, ad esempio, si chiama anche Elizabeth (in onore della bisnonna Elisabetta II), e Diana (in omaggio alla nonna Lady D.). Il cognome Windsor invece fu scelto da George V e negli anni è poi diventato Mountbatten-Windsor.
Prima che la nascita sia annunciata pubblicamente, devono saperlo i membri della Famiglia, primo fra tutti il re o la regina. E’ stata infatti la sovrana Elisabetta ad essere informata per prima della venuta al mondo di George, Charlotte e Louis. A comunicare al popolo il lieto evento è un banditore vestito con abiti tradizionali e dei colpi di cannone sparati a salve presso la Torre di Londra, all’Hyde Park o al Green Park.
Infine, i piccoli eredi della Corona britannica devono indossare un vestitino speciale nel giorno del battesimo: si tratta di una riproduzione di quello indossato dalla primogenita della regina Vittoria nel 1841.
Avreste mai immaginato regole così severe per la nascita dei Royal babies?