Se siete tra quelli che decorano l’albero di Natale in anticipo, secondo la scienza fate parte di un preciso gruppo di persone.
Non manca poi moltissimo al Natale e, come ogni anno, c’è qualcuno che già avverte nell’aria la ‘magia’ di questa festività. E’ vero, novembre è iniziato da poco meno di dieci giorni e, secondo la tradizione, l’albero andrebbe fatto l’8 dicembre, ma scommettiamo che qualche vostro parente, amico o conoscente si è già messo all’opera con luci e palline. O magari siete proprio voi ad essere impazienti per riaprire gli scatoloni e rimettervi ad armeggiare con i vari addobbi.
Per tutti gli altri risulta sempre un po’ bizzarro questo precipitarsi a decorare la casa a tema natalizio già durante il mese di novembre, eppure dietro questa ‘fretta’ si nasconderebbero motivazioni ben precise che affonderebbero le radici in momenti importanti del passato. Almeno questo è quanto sostiene lo psicoanalista britannico Steve McKeown che, in un’intervista concessa al sito Nxsttv.com, ha parlato dei risultati di alcuni suoi studi al riguardo.
Secondo l’esperto, chi fa l’albero di Natale con largo anticipo sarebbe più felice rispetto a chi se la prende più comoda. Una teoria che McKeown spiega col fatto che le decorazioni natalizie richiamino in qualche modo ricordi felici dell’infanzia. Queste persone, attraverso il rituale degli addobbi, cercherebbero di ricreare quelle sensazioni di benessere. Palline, luci e quant’altro sono percepiti come “un’ancora o un percorso verso le emozioni dell’infanzia. Per cui mettere le decorazioni in anticipo aumenta l’entusiasmo”.
McKeown ritiene inoltre che l’urgenza di fare l’albero ricreando l’atmosfera natalizia in casa propria con così largo anticipo sia dovuta non solo alla ricerca di una felicità per la quale si prova nostalgia, ma in alcuni casi anche al motivo opposto. In pratica, queste persone cercherebbero di sopperire a lacune della loro infanzia: ad esempio, l’aver sofferto la mancanza di una famiglia unita ed averne costruita una da adulti. “Il più delle volte alla base ci sono motivi nostalgici: rivivere la magia o compensare le negligenze del passato”, dice lo psicoanalista. Anche un maggiore benessere economico attuale può spingere ad voler assaporare appieno il Natale, come magari per qualcuno non era possibile fare fino a qualche decennio fa.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Psycology, inoltre, una casa già addobbata per Natale darebbe un’immagine di noi più cordiale agli occhi dei vicini. Non solo, quindi, la ricerca di una felicità passata o la compensazione di vuoti del passato, ma anche una comunicazione di apertura verso gli altri. Secondo gli scienziati, gli estranei sarebbero portati a percepire queste persone come disponibili e socievoli.
E voi di quale ‘schieramento’ fate parte?
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