Un’altra tredicesima in busta paga: il provvedimento fa sognare gli italiani, una vera e propria boccata d’ossigeno; in cosa consiste e come si richiede.
Buone notizie per gran parte delle famiglie italiane: è in arrivo un nuovo bonus che farà tirare un sospiro di sollievo a molti lavoratori. Un bonus che arriverà direttamente in busta paga a dicembre, come un’ulteriore tredicesima, per citare le parole della premier Giorgia Meloni.
“Un’ulteriore tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette, un contributo che il datore può aggiungere in busta paga”, ha dichiarato il nuovo Presidente del Consiglio. Scopriamo nel dettaglio in cosa consiste il nuovo provvedimento, a chi spetta e come richiedere il bonus.
Il Governo Meloni ha portato da 600 euro a 3 mila euro i fringe benefit esentasse contro il caro bollette e a dicembre tantissimi lavoratori potranno ricevere una sorta di seconda tredicesima in busta paga. Un misura che riguarda solo l’anno 2022 ma che comprende qualsiasi lavoratore dipendente, a prescindere dallo stipendio: “La disposizione si applica ai titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, ed è riferita all’anno di imposta 2022″, si legge nella circolare numero 35/E dell’Agenzia delle Entrate del 4 novembre 2022. Ma come si richiede il bonus ed entro quando? Il bonus deve essere richiesto direttamente al datore di lavoro entro il 31 dicembre 2022, essendo, appunto, una sorta di seconda tredicesima.
“C’è una norma che noi interpretiamo sempre come prevalentemente a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia, che è l’estensione dei fringe benefit da 600 a 3 mila euro. È una sorta di ulteriore tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette. Secondo me questa è una misura molto importante”, sono state le parole esatte di Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di presentazione del Decreto Aiuti quater, tenutasi l’11 novembre 2022.
L’importo massimo, attualmente fissato a 600 euro, aumenta quindi con l’approvazione del Decreto Aiuti quater, e la misura mira a contrastare il caro bollette, che ha messo ormai in ginocchio tantissime famiglie italiane. Importante precisare, però, che erogare o meno il bonus in busta paga è una scelta personale del datore di lavoro, diversamente per quanto è accaduto con le indennità precedenti, da 200 o 150 euro.
È l’azienda stessa a mettere a disposizione le somme che, però, non saranno restituite dopo essere state anticipate, come in precedenza. La novità, in sostanza, rappresenta un incentivo per tutti i datori di lavoro che intendono premiare i propri dipendenti con un bonus, senza doversi fare carico della tassazione. Il datore potrà scegliere la somma che preferisce, purché non superi il tetto dei 3 mila euro.
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