Altro bonus in arrivo per molti italiani: stavolta si parla di un massimo di 900 euro: chi sono coloro che possono inoltrare la domanda.
La data del 31 dicembre 2022 è ormai alle porte e, oltre alla fine dell’anno in corso, segnerà anche un’importantissima tappa del nuovo governo di Giorgia Meloni. E’ fissato per allora infatti il limite massimo di tempo per approvare la prima manovra con cui si definiscono gli obiettivi nei quali investire le risorse finanziarie dello Stato nel corso del 2023.
Uno degli emendamenti pervenuti ad integrazione del testo dell’Esecutivo, è quello firmato dalla deputata del gruppo misto Michela Vittoria Brambilla e prevede l’erogazione di un bonus destinato a molti nuclei familiari. Anche questo, come gli altri di cui quasi quotidianamente si parla in questo periodo, rappresenta un grosso aiuto per le tasche degli italiani. Ovviamente, come tutti gli aiuti di questo tipo, è riservato a particolari categorie di cittadini.
Innanzitutto, tale indennità riguarda i possessori di animali domestici, per la cui tutela la deputata originaria di Lecco si batte da sempre. La cifra prevista corrisponde a 150 euro all’anno per ogni animale adottato da una famiglia del quale sia certificata la presenza all’anagrafe di competenza. L’emendamento in questione prevede si possa raggiungere un tetto massimo di 450 euro annui. In alcuni casi, poi, la somma aumenterebbe fino quasi a raddoppiare. Vediamo adesso più dettagliatamente per chi e come fare richiesta.
Bonus da 900 euro per chi possiede un animale domestico: cosa è importante sapere
Per quanto motivo di gioia e allegria, si sa che accudire in casa un animale domestico comporta un impegno da prendere sul serio e anche un dispendio economico non indifferente. Per questa ragione, tra le varie proposte per la legge di bilancio ci sono anche l’abbassamento al 10% dell’Iva per le spese veterinarie e al 4% per il cibo. Sempre stando all’emendamento, l’Imposta sul Valore Aggiunto andrebbe completamente eliminata per quanto concerne invece i costi delle cure veterinarie per il controllo della riproduzione.
Tornando al bonus, la cifra che spetterà a ogni singolo nucleo familiare dipenderà da vari fattori. L’Isee non dovrà infatti superare i 15mila euro all’anno e, nel caso in cui non superi i 7mila, si arriverebbe ai 900 euro menzionati precedentemente. Spetterà all’Inps distribuire l’assegno, che però potrà essere ottenuto solo previa domanda. Questa deve essere presentata proprio all’Istituto di previdenza sociale.
Proposte che si prefiggono l’obiettivo di “agevolare le famiglie che convivono con animali – spiega la Brambilla – per tutelare gli animali e promuoverne il benessere, per salvaguardare la biodiversità”.
Temi sicuramente importanti, per i quali non si sono ancora raggiunti risultati ottimali e che qualunque società che si definisca “civile” non può assolutamente ignorare.