Assegno unico per i figli: in questo caso non devi presentare la domanda. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Tra i vari sostegni finalizzati ad aiutare gli italiani che si trovano in una situazione di difficoltà economica e non solo vi è anche il cosiddetto assegno unico.
Un incentivo destinato a tutte le famiglie con figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.
È definito unico in quanto a partire dallo scorso marzo questa misura è andata ad assorbire alcuni altri sostegni destinati sempre alla famiglia, come ad esempio il premio alla nascita o all’adozione, il bonus bebè, l’assegno al nucleo famigliare con almeno 3 figli, gli assegni famigliari e le detrazioni fiscali per i figli fino a 21 anni. Ad ogni modo, chi può ottenerlo e come? Scopriamolo subito.
Assegno unico per i figli: quali sono i requisiti
Per poter beneficiare dell’assegno unico è necessario essere in possesso delle seguenti condizioni:
- avere un figlio minorenne a carico a partire dal settimo mese di gravidanza;
- avere un figlio maggiorenne a carico fino ai 21 anni che frequenti un corso di formazione professionale o universitario, che svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore agli 8 mila euro annui, che sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale;
- in caso di abbia un figlio disabile a carico senza limiti di età.
Per quanto riguarda l’importo, l’assegno unico può arrivare ad un massimo di 175 euro a figlio in caso di un Isee inferiore ai 15 mila euro l’anno e ad un minimo di 50 euro a figlio con un reddito pari o superiore ai 40 mila euro annui o per chi non ha presentato l’Isee.
Chi non deve presentare la domanda
Come stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, l’assegno unico sarà rinnovato anche per tutto il 2023. Ad ogni modo, come sarà possibile ottenerlo? Al di là dei requisiti per ricevere l’incentivo, l’anno prossimo non sarà necessario presentare alcuna domanda, in quanto sarà rinnovata automaticamente quella fatta nel 2022.
È ciò che ha fatto sapere l’Inps all’interno della circolare dello scorso 15 dicembre. Pertanto, coloro i quali hanno presentato domanda fra gennaio 2022 e febbraio 2023 andranno incontro ad un rinnovo d’ufficio, a meno che la richiesta non sia stata respinta, revocata o decaduta a causa di una rinuncia da parte del richiedente.
Chi, invece, non ha mai fatto domanda prima d’ora potrà procedere con l’apposita richiesta. In alcuni casi, infine, potrebbe rivelarsi necessario modificare una precedente richiesta, presentando una nuova dichiarazione sostitutiva unica (DSU). Per farlo sarà possibile acceder al sito Inps nella sezione dedicata attraverso le proprie credenziali Spid, CIE, CNS, tramite App Inps Mobile, patronato o contact center.