Anche Zeman si è espresso sulla morte di Sinisa Mihajlovic: il suo ultimo saluto mette davvero i brividi a tutti, cosa ha detto.
Dopo l’ultimo saluto straziante della sua famiglia, anche Zeman non si è affatto trattenuto dallo spendere due parole su Sinisa Mihajlovic, suo grande amico. E così, ad una lettera affidata a La Gazzetta dello Sport, l’amato allenatore ha voluto salutare per sempre l’ex stella del calcio, annunciando di non essere affatto intenzionato ad andare al suo funerale.
Soltanto ad inizio mese, Sinisa Mihajlovic e Zeman avevano avuto la possibilità di incontrarsi. In occasione dell’uscita del suo libro, infatti, l’ex allenatore del Bologna aveva raggiunto il suo ‘maestro’ in libreria, lasciandolo completamente senza parole. In quell’occasione, come mostrano le immagini trapelate da diversi video diffusi in rete, i due volti del calcio avevano avuto la possibilità di stringersi la mano. E ricordare i tempi belli di una volta. Quello che, però, il buon Zeman non si sarebbe mai aspettato è che, a distanza di giorni da questa sorpresa, avrebbe scritto di Sinisa. E l’avrebbe ricordato dopo la sua morte.
“Porterò sempre con me il suo ultimo bacio”, conclude l’emozionante lettera di Zeman su La Gazzetta dello sport.
Sinisa Mihajlovic, il ricordo commovente di Zeman: parole da brividi
Una lunga ed emozionante lettera, quella che Zeman ha voluto scrivere e dedicare a Sinisa Mihajlovic. Il loro primo incontro, da quanto fa sapere l’allenatore, è avvenuto esattamente nel 2012 quando, all’epoca, il buon Zeman allenava la Roma. Mihajlovic si è presentato a Trigoria per farli qualche domanda ‘tecnica’. E, da quel momento, non ha mai più lasciato i suoi insegnamenti. Nonostante il corso della vita e, tante volte, anche la sfida sul campo, l’ex allenatore del Bologna e il suo ‘maestro’ hanno sempre continuato ad avere un rapporto splendido, tipico di un figlio col proprio papà. “L’uomo che tutti spesso vedevano come duro e spigoloso, quando eravamo insieme aveva sempre il sorriso stampato sul volto”, ha ricordato Zeman.
Ricordando Sinisa Mihajlovic e la loro grande amicizia, Zeman non ha potuto fare a meno di raccontare la sua reazione alla notizia della malattia. “Mi procurò un dolore profondo. Ma conoscendolo sapevo che non avrebbe mai mollato”, ha detto. Spiegando, inoltre, di aver tirato un sospiro di sollievo quando sembrava che il peggio fosse passato. E di essere stato certo che, alla sua ricomparsa, Sinisa l’avrebbe nuovamente sconfitta. Purtroppo, non è andata affatto così. E il buon Mihajlovic, all’età di 53 anni e dopo aver combattuto per circa tre anni, non ce l’ha fatta.
Arriviamo al 1 Dicembre di quest’anno, circa quindici giorni prima della sua morte, quando Sinisa si è presentato in libreria, facendo una sorpresa al suo maestro. “Mi sono commosso. Sapevo che stava male e so che enorme sacrificio ha fatto per esserci”, ha detto. Ricordando, inoltre, l’abbraccio e il bacio concessogli sulla fronte proprio come un figlio col padre. Dopo quel momento, purtroppo, la situazione è precipitata! “Non l’ho voluto vedere negli ultimi giorni in un letto d’ospedale e non sarò al suo funerale. La morte è odiosa e la sua mi provoca troppo dolore”, ha concluso Zeman. Spiegando, quindi, di voler ricordare Sinisa sorridente proprio com’era la sera del loro ultimo incontro.
Una lettera da brividi, da come si può chiaramente comprendere, che rende chiaro a tutti il rapporto di stima che c’era tra i due allenatori.