Andrea Pucci ha un ricordo stupendo di Mihajlovic e l’ha voluto riportare pubblicamente: “Avevo bisogno di lavorare, tu…”
Sinisa Mihajlovic è venuto a mancare venerdì 16 dicembre. L’allenatore di calcio ha lottato per tre anni contro la leucemia mostrando sempre una grande forza e un’incredibile voglia di vivere. La notizia della sua scomparsa è stata data tramite una nota Ansa. Tutto il pubblico, i fan, gli amanti del calcio e tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo quando l’hanno saputo si sono mossi per stringersi intorno al dolore della famiglia.
Tantissimi i messaggi rivolti a Sinisa e molti esprimevano il grande uomo che era e il grande allenatore che ha sempre dimostrato di essere. Sono stati commoventi e strazianti i messaggi della figlia Virginia e di sua moglie che con alcuni post sui social lo hanno salutato. La figlia di Mihajlovic ha ricordato così il suo amato padre: “In questo momento di immensa sofferenza avrei solo bisogno di un tuo abbraccio… il mio cuore oggi è spezzato, in frantumi. La mia anima peggio e non riesco a continuare a parlare del mio supereroe, per me papà, per voi Sinisa Mihajlovic”.
Sono parole queste che scavano nel dolore e lo riportano fuori come se lo toccassimo con le nostre stesse mani. Anche Arianna Rapaccioni, la sua amata moglie, ha riportato più volte dei messaggi e in uno ha confidato la promessa che gli aveva fatto: quella di prendersi cura della famiglia che insieme hanno creato. Sono tanti i messaggi arrivati per ricordarlo e anche Andrea Pucci ha voluto salutarlo mettendo in primo piano un momento del passato: “Avevo bisogno di lavorare, tu…”.
Dopo la notizia della morte di Sinisa Mihajlovic ogni persona ha voluto dedicargli un messaggio e parole di affetto. Sono stati tanti i personaggi del mondo dello spettacolo che lo hanno ricordato. In queste ore anche Andrea Pucci ha voluto dedicargli un momento. In una storia instagram ha svelato un ricordo stupendo che ha sempre portato con sé e che adesso ha raccontato pubblicamente.
Il conduttore scrive: “Non riesco a non piangere e a smettere di pensare a te Sinisa, alle tue figlie, ai tuoi maschi e a tua moglie. Quando non ero popolare e avevo bisogno di lavorare tu mi aiutasti ingaggiandomi per uno spettacolo per l’Inter pagandomi di tuo pugno”. Pucci ha scritto di non riuscire a non piangere e a non pensarlo e ha poi raccontato di quando all’epoca non era famoso e aveva bisogno di lavorare.
Fu proprio Sinisa ad aiutarlo ingaggiandolo per uno spettacolo che pagò lui stesso. Questo è un bellissimo e commovente ricordo che Pucci ha riportato sui social. Conclude salutandolo così: “La nostra amicizia la porterò nel mio cuore. Addio Sinisa”.
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