Il retroscena da brividi che conferma ancora una volta la grande umanità di Sinisa Mihajlovic, campione in campo e nella vita.
Sinisa Mihajlovic se n’è andato, ma l’esempio di forza e sensibilità che ha dato quando era in vita resterà per sempre scolpito nel cuore di tutti. Nel suo caso non si tratta di luoghi comuni, ma di una realtà di cui ci si può rendere conto ancora di più in questi giorni di dolore successivi alla sua scomparsa. Una morte che segna la fine di una lunga e dura battaglia, combattuta fino alla fine con onore da parte dello sportivo.
Da quando nel 2019 gli fu diagnosticata la leucemia mieloide acuta, Sinisa ha mostrato al mondo ciò che è un vero guerriero ma chi lo conosceva, personalmente o attraverso le sue imprese calcistiche, sa benissimo che già in passato aveva dato prova della pasta di cui era fatto. Cuore e coraggio, valori che nel mondo attuale sembrano sempre più rari.
Lunedì 19 dicembre si sono celebrati i funerali presso la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma per l’ultimo saluto ad uno dei volti del calcio destinati a restare nella storia. Una folla di gente tra cui non potevano mancare gli amici di sempre, Mancini, Lombardo e Stankovic. Tanti i ricordi condivisi sui social dai volti noti dello sport e dello spettacolo che hanno avuto la fortuna di attraversare il cammino di Sinisa. Non solo personaggi noti, ma anche persone comuni: Nikolina Radunovic è una di queste e il ricordo di Mihajlovic la accompagnerà per sempre.
Nikolina è una ragazza di 26 anni che vive a Podgorica e che ha potuto continuare a vivere grazie all’aiuto dell’ex allenatore del Bologna. Affetta da una malformazione cardiaca congenita, quando aveva appena 4 anni fu necessario operarla al cuore, ma i costi dell’intervento a Londra erano proibitivi per la sua famiglia.
Fu così che una persona di un paese vicino Vukovar, città natale di Sinisa, inviò una letterà all’allora calciatore della Lazio per raccontargli la difficile storia della bambina. Mihajlovic fu subito disponibile a versare in prima persona i soldi per l’operazione e chiese anche ai compagni di contribuire. Nikolina poté così salvarsi. Era aprile del 2001 e l’intervento si svolse all’ospedale Bambin Gesù di Roma.
In questi anni la ragazza non ha mai dimenticato il nobile gesto di Sinisa, conservando per lui una profonda riconoscenza. Quando nel 2019 si diffuse la notizia della malattia che aveva colpito lo sportivo, Nikolina scrisse su Facebook: “Vorrei poterti aiutare come tu hai aiutato me. Ma non posso. Il mio unico aiuto sarà nelle preghiere, per un’altra tua vittoria”.
Tre anni fa al Corriere dello Sport, aveva detto: “E’ possibile avere un sentimento speciale per qualcuno che non hai mai conosciuto, e questo è il mio sentimento per Mihajlovic, perché lui mi ha salvato la vita. È il mio eroe, volevo far sapere a tutti quanto grande è l’uomo Sinisa Mihajlovic”.
Venerdì, alla notizia della dipartita del suo eroe, la 26enne non ha potuto evitare di provare un grande dolore: “Ho sentito tutto, non ci posso credere… Miha, il mio salvatore, se n’è andato, non è possibile… È terribile, non ce la faccio più”, ha scritto su Facebook. Ha poi dedicato l’immagine di copertina del suo profilo proprio al campione, accompagnando la foto solamente con la parola “grazie” e l’emoticon del cuore spezzato.
Un episodio che ha commosso tutti e che fa parte della grande storia che ha saputo scrivere il caro Sinisa.
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