La toccante confessione di Flavio Insinna: nessuno avrebbe immaginato un retroscena del genere dietro un suo film.
Il suo sorriso e la sua allegria sono diventati ormai parte della quotidianità di milioni di italiani che lo seguono con affetto attraverso L’Eredità, celebre quiz di Rai Uno in onda tutti i giorni prima del Tg. Ovviamente, la carriera di Flavio Insinna inizia molti anni prima e il suo successo è dovuto non solo alla conduzione in tv ma anche ai ruoli interpretati come attore.
Uno dei più indimenticabili è sicuramente quello del capitano Anceschi nella famosissima fiction Don Matteo con Terence Hill e proprio quest’anno i telespettatori hanno potuto festeggiare il ritorno di Flavio nei panni dell’amato personaggio. La scorsa primavera è stata molto proficua per il conduttore Rai visto che, oltre ad apparire di nuovo in Don Matteo, si è misurato anche con un altro importante ruolo.
Lo scorso maggio infatti, Rai Uno ha trasmesso in prima serata il film A muso duro, in cui recita la parte del protagonista Antonio Maglio. Si tratta di una storia vera, ambientata negli anni ’60, che tratta la storia di un medico e dirigente INAIL, impegnato nel recupero sociale delle persone disabili. A lui si deve l’organizzazione dei primi Giochi Paralimpici. Proprio su Maglio, Flavio Insinna ha raccontato a TvMia un retroscena davvero toccante e che riguarda anche lui in prima persona.
Flavio Insinna, la confessione lascia tutti di stucco: è successo anni fa
Interpretare il ruolo di Maglio è stato emozionante per Insinna, visto che a quel medico è legato un ricordo molto particolare del suo passato. Il presentatore de L’Eredità ha rivelato di aver conosciuto il dottor Maglio grazie al lavoro di suo padre, anch’egli medico e suo collaboratore. Accadde del ’76 in Canada, dove Flavio poté assistere ai Giochi Paralimpici. Un’esperienza che lo ha comprensibilmente colpito e da cui ha tratto importanti insegnamenti. “Quell’esperienza mi ha segnato, è stata un concentrato di sentimenti. Ho visto il dolore, la forza la voglia di ripartire”, ha confessato a TvMia.
“Mio padre, che oggi purtroppo non c’è più, era un medico. E quando lavorava nel centro diretto da Maglio mi portò a vedere una partita di basket disputata da ragazzi su sedia a rotelle”, ha ricordato. Come accade quando ci si trova faccia a faccia con determinate realtà, anche Insinna ha avuto modo di rivedere il proprio atteggiamento nei confronti della vita. “Da quel giorno ho imparato a vedere i problemi della vita in un’altra prospettiva”.
Anche in questa occasione, l’amatissimo volto di Rai Uno ha saputo far riflettere con le sue parole ed ha regalato al suo pubblico un’altra importante parte della sua storia.