Notizia allarmante per gli utenti che hanno scaricato Twitter sul proprio smartphone: ecco cosa sta succedendo.
Nato nel 2006 dalla mente dell’imprenditore ed informatico statunitense Jack Dorsey, Twitter ha raggiunto oggi decine di milioni di utenti. Insieme a Facebook, Instagram e TikTok, la popolare piattaforma dei cinguettii è sicuramente una delle più utilizzate in tutto il mondo e, proprio per questo, una notizia di questi giorni sta seminando il panico. Il fulcro della questione ruota attorno a privacy e dati sensibili, argomenti molto delicati e da sempre oggetto di discussione.
Le informazioni relative a milioni di utenti che possiedono un account Twitter (anche politici, vip e aziende), sarebbero finite nelle mani di un certo Ryushi. Questi le avrebbe messe in vendita su un forum molto noto, destinato alla compravendita di dati ottenuti da violazioni di sicurezza. Il rischio riguarderebbe anche i profili cancellati dal social network.
L’hacker si è preoccupato anche di risultare convincente il più possibile, pubblicando circa un migliaio di account con informazioni riservate anche di personaggi del calibro di Donald Trump. Con un’azione del genere, Ryushi starebbe mirando a ricattare lo stesso colosso ed il suo amministratore delegato Elon Musk affinché acquistino i dati rubati. In caso contrario, rischierebbero gravi multe per la divulgazione dei dati di 400 milioni di utenti.
“La vostra migliore opzione per evitare di pagare 276 milioni di dollari di multa per aver violato il GDPR come ha fatto Facebook (a causa dello scraping di 533 milioni di utenti) è acquistare esclusivamente questi dati”, si legge sul forum. Se la notizia dovesse rivelarsi fondata, si tratterebbe di un bel guaio per milioni di fruitori del social le cui mail, numeri di telefono, ecc. finirebbero a disposizione di criminali del web.
Il sito su cui è pubblicato l’annuncio tutela il venditore e l’acquirente tramite l’escrow ossia una sorta di ‘acconto’. L’eventuale cliente riceve l’archivio solo dopo aver pagato e il denaro viene versato solo dopo che il sito ha verificato la piena conformità del bene alle dichiarazioni del venditore.
“È sempre più probabile che i dati siano validi e che siano stati probabilmente ottenuti da una vulnerabilità nelle interfacce di programmazione”, spiega Alon Gal, co-fondatore della società di investigazione Hudson Rock. Sarebbe questo, secondo l’esperto, il punto debole che gli hacker avrebbero sfruttato per interrogare i sistemi della piattaforma. In questo modo sarebbero riusciti a risalire a mail e numeri di telefono di innumerevoli account.
Un’altra bella ‘gatta da pelare’ per Twitter, su cui già ad agosto la Commissione irlandese per la protezione dati ha avviato un’indagine. In quel caso la fuga di informazioni riservate riguarderebbe ben 5,4 milioni di iscritti.
Non perdetevi gli aggiornamenti su questa faccenda che ha richiamato l’attenzione di tutti.
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