Il neonato non dorme e purtroppo non fa dormire nemmeno te? Forse hai seriamente sottovalutato questi dettagli: cosa sapere.
Diciamoci la verità: diventare genitori è qualcosa di super emozionante ed eccitante. Avere un piccolo esserino per casa, frutto del tuo amore, che ti chiama mamma o papà, è sicuramente tra le cose più belle che possa capitare ad una coppia. Quanto è faticoso, però, essere genitori? Soprattutto quando si tratta del primo figlio, non si può fare a meno di sottolineare quanto sia complicato prendersi cura di una persona completamente ‘sconosciuta’ e mettere in pratica il proprio istinto materno o paterno.
A partire dall’addio al ciuccio fino a quello dei pannolini, sono tantissime quelle fasi che ciascun genitore ha dovuto attraversare col proprio bambino. Tra questi, c’è sicuramente una che accomuna tantissime mamme e numerosi papà: l’insonnia! A meno che non sia un angioletto sia durante il giorno e che di notte, può capitare tantissime volte che il neonato non dorma e che, di conseguenza, nemmeno la sua mamma e il suo papà riescano a farlo. Che cosa succede in una situazione del genere?
Siete curiosi, però, di sapere perché il neonato non dorme? Se anche voi vi trovate in questa condizione, non disperatevi. Sembrerebbe, infatti, che ci siano alcuni ‘dettagli’ del piccolo o delle sue abitudini che non devono essere assolutamente sottovalutati.
Perché il neonato non dorme? Forse devi sapere questo
Sì, è bellissimo diventare genitori e su questo non ci sono dubbi. Allo stesso tempo, però, non si può fare a meno di sottolineare quanto l’arrivo di un bebè possa completamente stravolgere le proprie abitudini, soprattutto quando di notte il neonato non dorme. Cosa succede, però? E, soprattutto, perché il piccolo ha l’abitudine di svegliarsi di notte, di piangere e di disperarsi, non permettendo ai suoi genitori di non riposare per bene?
Se anche il tuo bambino soffre di insonnia, prendi in considerazione ciò che stiamo per dirti. C’è la possibilità, infatti, che anche tu abbia tralasciati questi dettagli.
- Parti dalla considerazione che il fabbisogno del sonno di un neonato è completamente diversa da quella di un adulto. Questo, quindi, significa che se il bebè è solito addormentarsi più volte durante il giorno e, magari, ha già superato o sta superando il suo bisogno, è naturale che la notte si svegli in continuazione o sia spesso in una fase di dormiveglia, capricci e pianti;
- Come riportato dalla psicologa perinatale Giulia Chiaro su Uppa, il piccolo si sveglia in continuazione di notte perché avverte una situazione di pericolo per lui. E, quindi, utilizza il pianto e il dormiveglia come ‘difesa’;
- C’è la possibilità che non si nutre abbastanza. O, per meglio dire, non riesce a succhiare correttamente il latte;
- Cambiamenti delle sue abitudini, come ad esempio vacanze, inserimento al nido e molto altro ancora, oppure fuoriuscita di dentini.
Insomma, da come si può chiaramente comprendere, si tratta di motivazioni del tutto naturale, che però possono fortemente condizionare la qualità del sonno del neonato, ma anche quella dei suoi genitori.
Come fare per addormentarlo?
Fatta questa dovuta premessa, non ci resta che spiegarvi come sia possibile addormentarlo. I ‘metodi’ da mettere in pratica sono diversi, eccoli tutti:
- Cullarlo o passeggiare insieme a lui: in questo modo il piccolo si rilasserà e si lascerà andare alle braccia di Morfeo;
- Mantenere un contatto diretto con lui: che siate la mamma o il suo papà, tenetelo in braccio e, magari, massaggiatelo, anche in questo caso, il vostro bebè si rilasserà senza troppi problemi;
- Utilizzo di umori bianchi: che sia con una ninna nanna, i rumori del mare o della natura, vi assicuriamo che con la sinfonia di questi piccoli suoni, il piccolo si addormenterà in quattro e quattr’otto.
Ci proverete?