Se anche tu hai un figlio, sappi che hai la possibilità di non andare a lavoro in questi casi: cosa c’è da sapere in merito.
Tra le tante preoccupazioni che assalgono una donna quando scopre di essere in dolce attesa, c’è sicuramente questa: come faccio col lavoro? Appurato che, coi tempi che corrono, non si può pensare di poter vivere ed accudire uno o più figli con un solo stipendio – e a tal proposito si è recentemente espressa anche Chiara Ferragni, c’è la possibilità di sottolineare quali sono i vantaggi che lo Stato ha messo a disposizione per tutte le mamme lavoratrici.
Forse non tutti lo immaginano, ma oltre al congedo maternità – di cui ne usufruiscono tantissime giovani mamme – esiste anche un altro tipo di congedo che permette ad uno dei genitori di non andare a lavoro. Ovviamente, sia chiaro: questo non significa che quando la mamma e il papà non vogliono andare a lavorare, chiamano il datore e non ci vanno. Per ‘sfruttare’ questa possibilità, infatti, è necessario che si rispettino determinate condizioni.
A parlare apertamente di questa possibilità, è stato l’avvocato del lavoro Francesca Claudia Scotti su nostrofiglio.it. In quest’occasione, infatti, il legale ha spiegato quali sono le condizioni per cui uno dei genitori può non andare a lavoro quando ha a casa il proprio figlio. Curiosi di saperne di più anche voi?
Sapevate, quindi, che ci fosse la possibilità di assentarsi dal lavoro quando si ha un figlio o a casa? Forse sì, ma probabilmente non tutti! Di seguito, infatti, vi diremo quando sia possibile una cosa del genere e cosa può succedere in una tale situazione. Come dicevamo precedentemente, infatti, per fare in modo che la mamma o il papà non vadano a lavoro, bisogna rispettare ‘determinate’ situazioni. Quali? La risposta è semplicissima: un malanno di stagione del piccolo. Se vostro figlio, quindi, ha la febbre o, per qualsiasi altro motivo, resta a casa, i genitori possono rimanere con lui per accudirlo.
Su nostrofiglio.it, l’avvocato del lavoro Francesca Claudia Scotti ha spiegato ogni cosa nel minimo dettaglio. Ecco cosa occorre sapere in questi casi:
Solo in queste due occasioni, quindi, i due genitori si possono assentare da lavoro e venire ugualmente retribuiti (nel caso di congedo tra i 3 e gli 8 anni, la retribuzione è ridotta). Ovviamente, però: per ‘usufruire’ di questa possibilità, c’è la necessità che l’indisposizione del piccolo venga certificata da uno dei medici messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato. Fate molta attenzione: qualora in questi giorni di ‘permesso’ dovessero capitare giorni festivi, anche questi verranno considerati nel congedo per malattia.
Conoscevate questa grossa opportunità?
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…