È boom di contagi da bronchiolite tra i bambini più piccoli: quali sono i sintomi a cui bisogna fare particolarmente attenzione.
Ad aggiungersi a questo inverno freddo, non solo vi sono i numerosi casi di influenza australiana ma l’incubo che milioni e milioni di genitori stanno vivendo in queste ultime settimane. A partire dalla Sicilia e dalla Campania fino a Bologna e Foggia, sono diverse quelle città nostrane che stanno registrando un impressionante aumento di casi da bronchiolite, mettendo in crisi gli ospedali locali.
Sembrava che si potesse cantare vittoria, ma invece non è stato affatto così! Con il ritorno ad una discreta normalità per via delle restrizioni da Covid, purtroppo, parecchi genitori hanno dovuto fare nuovamente i conti con una dura realtà: la bronchiolite. Durante l’emergenza Coronavirus, infatti, i casi registrati sono stati pochissimi. Anzi, si parla addirittura di minimi storici. Con l’allentamento delle misure di sicurezza, però, la situazione è precipitata radicalmente, provocando – soprattutto quest’anno – un vero e proprio boom di contagi. Il sistema sanitario nazionale è in completa crisi e, così come successo ai tempi del virus cinese, c’è il serissimo rischio che possa finire al collasso. Una situazione decisamente complicata
Che cos’è la bronchiolite e quali sono i sintomi a cui prestare attenzione
Il ritorno ad una vita, seppur parzialmente, normale non è assolutamente passato inosservato. L’allentamento delle misure di sicurezze contro il Covid, la possibilità di stare a scuola o, in linea generale, in luoghi chiusi senza mascherina hanno provocato un’unica conseguenza: la rapida diffusione di virus respiratori. A parlarne ad un giornale locale, è stato il dottor Vincenzo Tipo, che ha spiegato come questi possano risolversi negli adulti in semplicissimi raffreddori, ma nei bambini in delle vere e proprie infezioni. E la bronchiolite, come dicevamo poco fa, è sicuramente al primo posto. Non è affatto un caso se, infatti, nelle ultime settimane i contagi sono aumentati alle stelle.
La bronchiolite, come detto poco fa, non è altro che un’infezione dei bronchioli, ovvero la parte terminale delle vie respiratorie, che colpisce maggiormente i bimbi da 0 ai 5 anni di vita. E che ha dei sintomi ben chiari e precisi:
- Affanno da parte del piccolo;
- Il ‘classico’ buchetto alla gola e rientramenti delle costole, entrambi segnali di una difficoltà a respirare.
Si tratta di una sintomatologia, da come si può chiaramente comprendere, decisamente importante. E che, soprattutto, non deve assolutamente passare né inosservata e né essere presa sottogamba.
Sono questi i due principali sintomi della bronchiolite, che – se notati – devono immediatamente spingere la mamma a mettersi in contatto con lo specialista. Sarà lui, poi, a valutare la situazione e a decidere il da farsi. Qualora, infatti, il piccolo avesse bisogno dell’ossigenoterapia, dovrà essere ricoverato. E restare lì fin quando la situazione non si è nuovamente stabilizzata.
Che cosa si deve fare, quindi?
Chiarita la situazione, non dobbiamo fare altro che limitare al massimo il contagio. Ed evitare, quindi, che i nostri bambini, soprattutto i più piccoli, si infettino. A spiegare come occorre procedere in tale senso, è stato proprio il dottor Tipo. Ecco quali sono le accortezze da bisogna assolutamente mettere in pratica:
- Se in casa si hanno dei bambini, è preferibile indossare la mascherina;
- Qualora si avvertisse qualche disagio fisico, tra cui raffreddore o qualche linea di febbre, sarebbe meglio non avvicinarsi ai più piccoli. Il contagio, infatti, non solo è immediato, ma facilissimo;
- Evitare di portare i più piccoli in posti affollati. Noi potremmo pur stare attenti alla salute dei nostri figli, ma anche gli altri sono dello stesso avviso? In ogni caso, sarebbe meglio tutelare chi è più debole sotto questo punto di vista.
Si capisce chiaramente, quindi, che si tratta di accortezze semplici da poter mettere in pratica ma che possono rivelarsi importantissime per la salute del vostro bambino. Pertanto, non ci resta da fare un’ultima cosa: accodarci ai consigli del dottor Tipo. Di questi tempi, infatti, è di estrema importanza salvaguardare la salute dei più piccoli, ma anche preservare un bene comune.