Calcolare il giorno esatto del concepimento è possibile, lo sai? Fai così, sarà davvero semplicissimo: ora non puoi più sbagliare.
Se distinguere i segnali di avvenuto concepimento è facilissimo, è altrettanto semplice calcolare il suo giorno esatto? A quanto pare, sembrerebbe proprio di no! Certo, non è nemmeno complicato o qualcosa di impossibile da fare, ma sicuramente non è un vero e proprio gioco da ragazzi. Qualora, però, si avvertisse questo desiderio e non si abbia l’intenzione di aspettare la prima ecografia, c’è qualcosa che può venirci in aiuto?
Così come calcolare la presunta data del parto, anche avere qualche informazione in più sul giorno esatto dell’avvenuto concepimento è qualcosa che entusiasma tantissime mamme in dolce attesa. Come si può fare, però, quest’operazione? Così come detto recentemente, una risposta certa a questa curiosità la si può avere solo quando ci si reca dal dottore per la prima ecografia. In quest’occasione, infatti, lo specialista – prendendo in considerazione il giorno dell’ultimo ciclo mestruale e valutando una serie di misure del feto – può indicare alla sua paziente il giorno esatto del concepimento. Qualora si volesse ‘anticipare’ questa pratica, però, cosa si deve fare? Andiamolo a scoprire insieme.
Come detto dalla dottoressa Anna Franca Cavaliere, ginecologa presso il Policlinico Gemelli di Roma, sembrerebbe che per calcolare la data esatta del concepimento non c’è solo bisogno di ricordare quando è stata l’ultima volta che la donna ha avuto il ciclo mestruale, ma anche sapere quanto le durano le mestruazioni. A seconda della loro durata, infatti, si può facilmente intendere se il concepimento è avvenuto durante il ciclo, dopo circa una settimana o, addirittura, dopo un mese.
Una volta stabilito questo, si può procedere al calcolo del giorno esatto del concepimento. La modalità da conoscere per centrare questo obiettivo è solo una: il monitoraggio dell’ovulazione!
Col termine ‘monitoraggio dell’ovulazione’, si fa riferimento ad una serie di ecografie transvaginali a cui la donna si deve sottoporre qualche giorno prima dell’inizio dell’ovulazione e per giorni alterni. In questo modo, quindi, si ha la possibilità di verificare le dimensioni del follicolo, che durante il periodo fecondo assume un diametro che va dai 18 cm ai 22 cm, e lo spessore dell’endometrio. Se, quindi, la coppia ha rapporti intimi in questi giorni, può stare davvero serena di aver concepito il frutto del suo amore.
I sintomi dell’avvenuto concepimento ce li hai tutti, ma non sei ancora pronta a fare un test di gravidanza? Tante volte, infatti, può capitare che questo possa dare risultato negativo anche quando il ciclo continua a non arrivare, ma che cosa occorre fare in questi casi? La maggior parte delle volte è questione di tempo! Pertanto, la dottoressa Rossella Nappi ha ampiamente spiegato a tutti quando è importantissimo fare il test di gravidanza.
Secondo le parole della dottoressa, infatti, non solo è di fondamentale importanza ricordare il giorno dell’ultimo ciclo e contare quanti giorni di ritardo ci sono, ma anche avvertire ‘particolari’ sintomi. Qualora la donna avvertisse anche uno di questi segnali, allora può procedere col test di gravidanza. Altrimenti, sarebbe meglio evitare.
Fate sempre attenzione, però, a non confondere i sintomi di un’iniziale gravidanza con quelli del ciclo mestruale. Una volta che siete state in grado di farlo, potete cantare vittoria!
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