Come sbloccare un bambino che non parla? Tre consigli da mettere in pratica subito

Se anche tu vuoi sbloccare il tuo bambino non parla, metti immediatamente in pratica questi tre consigli: ti sarà molto utile.

Dopo i capricci a tavola, non possiamo assolutamente non prendere in analisi un’altra problematica comune a tutti i bambini, che impensierisce la stragrande maggioranza dei genitori.

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Consigli bambini non parla – universomamma

Sono davvero diversi i problemi che ciascun genitore potrebbe affrontare con la crescita dei loro bambini, ma tra quelli che più spaventano e destano sempre una certa preoccupazione, c’è questo: un rallentamento del suo sviluppo nel linguaggio. Di norma, un primo approccio a questo “mondo” dovrebbe avvenire intorno ai 12 mesi per poi essere in continua crescita fino ai 36 mesi. Il più delle volte, però, può capitare non solo che ci siano dei ritardi, ma che ci siano addirittura delle vere e proprie difficoltà nel linguaggio perdurate nella crescita. È proprio per questo motivo che è importante capire come aiutare e cosa fare se il proprio bambino non parla. 

Cosa fare se il bambino non parla: i consigli da seguire

Aiutare il proprio bambino a superare questo “blocco” non è assolutamente una cosa da niente. C’è bisogno, ovviamente, di tanta pazienza e di comprensione, ma anche di una forte propensione da parte del genitore di mettersi nei panni del bambino. E capire il suo punto di vista ed, ovviamente, cosa scatena questo ritardo. Secondo gli esperti, infatti, le motivazioni possono essere decisamente diverse. Si parte, ad esempio, da tempi di maturazione totalmente diversi fino a problematiche decisamente più complicate – quali poca memoria, scarsa capacità uditiva, ritardi nello sviluppo cognitivo e un basso di livello d’attenzione. In ogni caso, però, si tratta di qualcosa che può e, soprattutto, deve essere superato per il bene del piccolo e della famiglia.

I consigli che bisogna assolutamente mettere in pratica se ci si rende conto della difficoltà comunicativa del proprio bambino sono:

  1. Fare tantissima attività insieme e, nel frattempo, raccontarsi. Che sia una semplice passeggiata al parco, in pieno centro o la condivisione di una “semplice” attività quotidiana, per il vostro bambino sarà davvero importantissimo fare queste piccole cose coi suoi genitori. Non dimenticate, però, di raccontarvi reciprocamente durante lo svolgimento di questi “compiti”. Parlate, quindi, apertamente delle vostre sensazioni ed emozioni, vedrete che anche il vostro piccolo lo farà di conseguenza;
  2. Leggere tanto insieme: se questa è un’attività super consigliata per avvicinare il bimbo a determinati discorsi, non si può fare a meno di sottolineare quanto questa sia indispensabile per superare alcune sue difficoltà nel linguaggio;
  3. Lasciategli del tempo per poter dire la sua opinione: ogni rapporto ha quel quid in più quando si ha la possibilità di dire la propria opinione senza troppo problemi. Se questo stesso atteggiamento lo si mette in pratica col proprio bambino, sappiate che siete già a metà dell’opera.
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Lettura aiuto bambino – universomamma

Semplici consigli, quindi, ma che se messi in pratica alla perfezione possono davvero portare dei benefici impressionanti al vostro bambino. Ed, ovviamente, al suo linguaggio. Noi se fossimo in voi, non perderemmo assolutamente intenzione a metterli in pratica. E a “sperimentare” insieme a lui.

Quali sono gli step da seguire

Seppure ci siamo sempre detti che ogni bambino è a se ed i suoi tempi, è opportuno segnalare che non avere un corretto sviluppo del linguaggio, superata soprattutto una determinata fase di vita che vai dai 18 ai 36 mesi, non deve essere assolutamente preso sottogamba, ma deve fare immediatamente scattare l’allarme. La prima cosa da fare, quindi, è rivolgersi immediatamente al pediatra di fiducia e seguire tutto quello che consiglia. Sicuramente, infatti, lo specialista indirizzerà i genitori a contattare un foniatra o dal neuropsichiatra infantile. Superata che prima fase, potrebbe esserci l’intervento di un logopedista.

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Allarme logopedista – universomamma

Sicuramente non sarà una situazione difficile da sopportare – e a voi va tutto il nostro sostegno – ma è importante che voi riuscite sempre a mantenere una certa calma, forza e lucidità. Ricordate, infatti, che i bambini si rendono conto di tutto. Ed un vostro “cattivo” umore potrebbe fortemente allarmarli.

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