In tantissime donne si interrogano se convenga di più la maternità facoltativa o obbligatoria: quali sono le differenze.
Entrambi i genitori sono importanti per la crescita di un bambino, ma diciamoci la verità: la mamma è decisamente più indispensabile, almeno nei suoi primi mesi di vita. È proprio per questo motivo che, come in molti sapranno, l’INPS ha messo a disposizione di tutte quelle madri lavoratrici la possibilità di assentarsi dal lavoro, ma di percepire ugualmente un’entrate economica. D’altra parte, coi tempi che corrono, non lavorare e non ricevere nessun compenso economico, è davvero impossibile.
Si chiama congedo di maternità quella possibilità di cui la mamma dispone per poter stare accanto al proprio bambino nei primi mesi di vita. Tutte le donne lavoratrici, ovviamente, possono richiederlo. E tutte, com’è giusto che sia, possono godere degli immensi vantaggi che questo offre. La domanda che, però, affligge tantissime madri è: quale tipo di maternità conviene di più? Forse non tutti lo immaginano, ma esiste sia quella obbligatoria che quella facoltativa. E per alcune donne sicuramente una è più conveniente dell’altra. Per capirlo, però, bisogna avere una panoramica di entrambi i tipi di maternità. E trarre da sé poi le proprie conclusioni.
Quali sono le differenze tra maternità obbligatoria e facoltativa
Se siete agli sgoccioli della vostra gravidanza e vi state iniziando a preoccupare del vostro lavoro, è bene che sappiate quanto stiamo per dirvi. Tutte le mamme lavoratrici, come detto poco fa, hanno la possibilità di godersi al meglio la propria maternità, sfruttando il “famoso” congedo, che si divide a sua volta in obbligatorio e facoltativo. Prima di poter prendere decisione affrettate, però, è naturale saperne di più. E capire a che cosa si va incontro.
Le differenze tra maternità obbligatoria e facoltativa, vi garantiamo, sono poche, ma davvero importanti da ricordare. Solo in questo modo, infatti, si può comprendere quale delle due è più conveniente dell’altra. Bando alle ciance, ecco cosa è importante sapere:
- Maternità obbligatoria: con questo congedo, la mamma deve assentarsi dal lavoro per circa 5 mesi. Ovviamente, sarà lei a scegliere come dividersi l’astensione al lavoro. Se, quindi, sfruttarseli interamente dopo il parto. O, magari, dividerseli tra prima e dopo. In questo periodo, il compenso che la mamma andrà a ricevere sarà di circa l’80% la retribuzione giornaliera ricevuta nel mese antecedente all’inizio del congedo. Ed, ovviamente, sarà assicurato per tutti i cinque mesi di astensione a lavoro;
- Maternità facoltativa o anche comunemente chiamata col termine ‘congedo parentale’: a differenza del primo, questo dà la possibilità ad entrambi i genitori di assentarsi da lavoro per ben 10 mesi. Anche in questo caso, ovviamente, l’INPS garantisce un compenso economico, che sarà di circa il 30%.
A questo punto, sta a voi scegliere il da farsi. E quale sia il tipo di maternità più conveniente per le vostre esigenze. Seppure, infatti, le differenze tra loro siano minime, può capitare che una soddisfi più dell’altra. A voi, quindi, l’ardua sentenza.
È in arrivo un’ottima notizia
Spiegate quale sono le differenze sostanziali tra maternità obbligatoria e facoltativa, non possiamo assolutamente esimerci dal raccontarvi l’ottima notizia per cui in tantissimi stanno esultando. A partire dal 2023, infatti, è previsto un aumento del “famoso” assegno unico universale. Ovviamente, in alcuni casi è necessario rispettare delle vere e proprie condizioni, ma tutto sommato ne può usufruire la stragrande maggioranza delle famiglie italiane con figli.
Si tratta, quindi, di un’ottima opportunità, che va a sostegno di tutte quelle famiglie che hanno uno o più figli a carico. Il consiglio, quindi, che vi diamo è quello di informarvi immediatamente col vostro Caf di fiducia ed iniziare la pratica.