È in arrivo una novità clamorosa sulla maternità facoltativa: cosa occorre fare per ottenere un mese aggiuntivo di congedo.
Un 2023 tantissime famiglie e neomamme difficilmente dimenticheranno: oltre al Bonus nascita figlio infatti, è in arrivo un’altra grandissima vittoria per tutte le donne madri e lavoratrici, che certamente renderà felici non poche di voi.
Già precedentemente ci è capitato di raccontarvi dell’incredibile opportunità che lo Stato ha messo a disposizione di tutte le donne lavoratrici che diventano madri. Per alcuni mesi della maternità infatti, è concessa loro la possibilità di assentarsi dal lavoro per accudire e prendersi cura del bebè in cambio di un’entrata economica. La novità che ha a che fare con la maternità facoltativa, che è stata introdotta dall’ultima Legge Bilancio 2023 però, ha davvero dell’incredibile. Per tutti quei genitori che scelgono di esentarsi dal lavoro in seguito alla nascita del loro bebè, c’è la possibilità di aggiungere un mese di congedo. Ovviamente, così come il Bonus per genitori divorziati, è necessario poter sfruttare questa “possibilità” solo se si rispettano alcune condizioni. Scopriamo insieme quali.
Incredibile novità sulla maternità facoltativa: non lasciartela scappare
Quella descritta dall’ultima Legge Bilancio 2023, come dicevamo precedentemente, è una vera e propria opportunità, che chi sta valutando la maternità facoltativa non può assolutamente lasciarsi scappare. Si tratta, infatti, di una novità impressionante, che permette a quei genitori che decidono di sfruttare tale congedo di assentarsi dal lavoro non solo per 10 mesi, come è previsto, ma per un mese in più. Ovviamente, non tutti possono accedere a questo servizio, ma solo una categoria di persone.
Per “sfruttare” questa possibilità si deve rispettare un solo criterio: il papà deve assentarsi dal lavoro in modo continuato o suddiviso, per un periodo non inferiore ai tre mesi.
Si tratta da come si può chiaramente comprendere di una novità decisamente clamorosa che potrebbe tornare utile in situazioni di particolare necessità. Qualora aveste tutte le carte in regola per potervi accedere, non mancate di sfruttare la possibilità di poter chiedere un mese in più di congedo.
Differenze tra obbligatoria e facoltativa
A questo punto, ci sembra doveroso distinguere i due tipi di maternità e tentare di capire quale sia più vantaggiosa rispetto all’altra.
- Il primo aspetto che distingue la maternità facoltativa da quella obbligatoria sta proprio in quest’ultimo appellativo. Nel primo caso, infatti, entrambi i genitori scelgono di non andare a lavorare per circa 10 mesi. Con quella “obbligatoria”, invece, la situazione è completamente differente perché la mamma è obbligata ad esentarsi dal lavoro per circa 5 mesi (sarà lei a scegliere l’arco temporale) ed è l’unica e sola a chiedere l’indennizzo;
- Altro aspetto fondamentale da sottolineare è il compenso che si ottiene in questi mesi di congedo. Nel caso di maternità obbligatoria, infatti, si tratta di una percentuale pari all’80%. In quella facoltativa, invece, per circa 8 mesi genitori riceveranno un compenso pari al 30% ed un solo mese, invece, di circa l’80%.
La considerazione da fare è sempre in base alla situazione economica familiare ed ovviamente in relazione alle potenziali necessità che la vita da genitori può presentare. Le differenze tra maternità obbligatoria e facoltative in definitiva sono minime, ma pur sempre sostanziali. Pertanto il consiglio è sempre quello di valutare in base alle proprie esigenze personali quale sia la strada migliore da percorrere e nel caso anche consultando un commercialista.