Esistono dei permessi speciali di lavoro per quanto riguarda le vaccinazioni dei propri figli? Cosa dice la legge al riguardo, un quadro completo della normativa per rispondere alle tue domande.
È da circa tre anni che conviviamo con la parola vaccini, difese immunitarie e quanto altro. Sì, è vero: il Coronavirus ha completamente cambiato le nostre vite. Ancora prima che la pandemia prendesse il controllo del mondo intero, però, i vaccini non erano di certo una rarità. E ciascun genitore che ci sta leggendo, sa esattamente di cosa stiamo parlando.
Sin dai primi mesi di vita e fino a circa 6 anni, ci sarà un ciclo di vaccini obbligatori da fare secondo tempistiche ben precise. Questi, come molti sapranno, non andranno solo a proteggere i bambini da malattie ormai non più pericolose come una volta, ma permetteranno di preservare anche la comunità. E, soprattutto, tutti quei soggetti fragili che per vari motivi non possono sottoporsi a cicli vaccinali regolarmente.
Permessi e vaccinazioni dei figli: cosa dice la legge al riguardo?
Dal momento in cui una nuova vita verrà messa al mondo, ci saranno degli obblighi che ogni neo genitore avrà nei suoi confronti. Fra questi, i vaccini obbligatori sono sicuramente tra le cose più importanti da dover fare. Immediatamente alle dimissioni dall’ospedale o dalla clinica, ai genitori verrà consegnato un libretto dove non solo verranno riportate le informazioni relative al parto, peso, ora di nascita, gruppo sanguigno e altre informazioni riguardanti mamma e neonato, ma saranno anche indicati tutti i vaccini obbligatori da fare. Ed, ovviamente, i periodi in cui andranno eseguiti. Ovviamente, cari genitori: non sarete affatto da soli! Oltre a questo, ci sarà anche il pediatra che avrà il compito di informare i genitori su come muoversi e come fare per prenotare.
La prassi da rispettare è molto semplice e non stiamo qui a ricordarla. Piuttosto, vogliamo porre l’attenzione su un altro argomento molto caro a tantissimi genitori: c’è la possibilità di accompagnare i propri figli alle vaccinazioni? Appurato che si tratta di qualcosa che mette sempre un po’ d’ansia, cosa ha pensato di fare la legge italiana in tal senso? Purtroppo, sotto questo punto di vista, non stiamo affatto messi alla grande. Per quanto riguarda le vaccinazioni dei figli, infatti, non esiste alcun tipo di permesso specifico da poter sfruttare. L’unica soluzione – e, tra l’altro, anche quella più ovvia – è ricorrere al congedo parentale. In questo modo, non si perderanno giorni di ferie, si potrà stare accanto al proprio bambino e lo si potrà coccolare per tutto il tempo che si vuole.
Vaccini obbligatori: quali sono e in che periodo vanno fatti
Come dicevamo quindi, ci sono dei cicli di vaccini obbligatori che dovranno essere fatti in più dosi. Per questo sarò importantissimo rispettare i tempi indicati ed evitare di agire con superficialità. Vediamo nello specifico quali sono questi cicli diventati obbligatori dal 2001:
· Anti-difterica- composto da 3 dosi da fare entro il primo anno di vita, con un richiamo a 6 anni;
· Vaccino Anti-epatite virale B- con 3 dosi da fare nel primo anno di vita;
· Composto da tre dosi, il vaccino Anti-poliomielite verrà fatto nel primo anno di vita. Il richiamo invece a 6 anni;
· Nel primo anno di vita, il piccolo dovrà sottoporsi al vaccino Anti-tetanica con 3 dosi. Farà poi un richiamo a 6 anni;
· Continuiamo poi con il vaccino Anti-pertosse- 3 dosi entro l’anno di vita e un richiamo a 6 anni;
· Nel primo anno di vita, inoltre, ci sarà l’Anti-Haemophilus influenzale tipo con 3 dosi;
· La prima dose del vaccino per Anti- varicella, morbillo, rosolia, parotite verrà fatta al secondo anno di vita. La seconda, invece, verrà fatta a 6 anni.