Si avvicina la scadenza per l’iscrizione alla scuola d’infanzia 2023: ecco quali sono tutti i passaggi da eseguire per completare la richiesta.
Mancano ancora sei mesi alla chiusura di questo anno scolastico, eppure c’è già chi pensa ad iniziarne uno nuovo: è tempo infatti di provvedere all’iscrizione dei propri figli alla scuola dell’infanzia. Questa – comunemente conosciuta col termine ‘scuola materna’ – consiste in quel settore dell’istruzione che anticipa di gran lunga la scuola dell’obbligo. E che permette ai bambini dai 3 ai 5 anni di poter iniziare ad interagire coi loro coetanei.
Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma mancano ancora pochissimi giorni per poter iscrivere i vostri bambini a questo grado di istruzione. L’immatricolazione è iniziata solo qualche giorno fa, ma a quanto pare sarebbe già pronta a scadere. Volete perdervi quest’occasione? Ci auguriamo proprio di no. In attesa di poter prendere una vostra decisione, però, ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Come funzione l’iscrizione alla scuola d’infanzia 2023
Prima di scoprire qual è il termine ultimo per presentare la domanda di iscrizione alla scuola d’infanzia per il 2023, è importante conoscere alcune sue “caratteristiche”. A brevissimo, vi diremo come sia organizzato il servizio e a quanto ammonti il suo costo, ma adesso vogliamo spiegarvi altre cose che sono di fondamentale importanza.
Tra quelle che sono indispensabile da sapere, c’è la scelta che i genitori andranno a fare al momento della presentazione dell’iscrizione. Non solo, quindi, sceglieranno l’orario di scuola dei loro piccoli – se faranno tempo prolungato oppure no – ma avranno la possibilità anche di decidere se “accettare” o meno l’insegnamento della religione cattolica. O qualsiasi altra alternativa valida.
Arriviamo, infine, al nocciolo del nostro argomento: fino a quando è possibile consegnare – rigorosamente a mano – la domanda di iscrizione? Oggi è esattamente 18 gennaio 2023. E questo significa che vi mancano 12 giorni per completare l’operazione. Tutti quei bambini, quindi, che compiranno tre anni entro il mese dicembre di quest’anno, potranno essere regolarmente iscritti alla scuola d’infanzia. Fate molta attenzione, però: anche quei bambini che compiono gli stessi anni entro e non oltre Aprile 2024 potranno essere ammessi alle classi come anticipatari.
C’è un ultimo “dettaglio” che dovete assolutamente sapere sulla scuola infanzia. Facciamo proprio riferimento alle assenze e presenze. È vero che non si tratta affatto di qualcosa di “obbligatorio”, ma questo non toglie che vi siano ugualmente delle regole da rispettare. Il bimbo, infatti, può assentarsi da scuola senza troppi problemi. Qualora, però, non si aggiungesse ai suoi compagni per ben cinque giorni consecutivi, il suo rientro in classe è consentito solo tramite presentazione di un certificato medico.
Si tratta, da come si può chiaramente comprendere, di informazioni utilissimi da dover assolutamente prendere in considerazione nel caso in cui si senta l’esigenza di fare compiere ai propri bambini un passo del genere.
Com’è strutturata la scuola d’infanzia italiana
Alla luce di tutto quanto vi abbiamo spiegato, sarebbe opportuno che conosciate tutto quello che occorre sapere sulla scuola d’infanzia e la sua strutturazione. Partiamo immediatamente col dirvi che, così come quella dell’obbligo, anche la materna prevede una partenza subito dopo le vacanze estive. Intorno, quindi, i primi giorni del mese di Settembre. Ed una conclusione messa in conto per Giugno.
A “capo” della scuola dell’infanzia, col compito di controllare che tutta l’istituzione funzioni, vi è un dirigente scolastico, chiamato comunemente preside, ed una segreteria, che si occuperà di attività perlopiù burocratiche. Al suo interno, inoltre, vi è una suddivisione in sezioni, ciascuna delle quale viene affidata a ben due insegnanti, che provvederanno all’educazione e all’intrattenimento dei piccoli con giochi e letture.
Altra cosa importantissima da sapere in previsione dell’iscrizione, è il costo della retta da pagare. Inutile dirvi, ovviamente, che si tratta di un servizio completamente gratuito, ma che può risultare a pagamento qualora si sentisse l’esigenza di aggiungervi qualche cosa in più. Parliamo, ad esempio, della mensa scolastica. Appurato che, secondo gli esperti, è molto importante lasciare che i propri piccoli mangino a scuola, è anche indispensabile sapere a quanto ammonta il suo costo. In realtà, non si tratta affatto di un prezzo fisso e stabilito. Il più delle volte, infatti, questo dipende dall’ISEE della famiglia e da alcune condizioni scelte da ciascuna scuola. Ultimo servizio a pagamento, infine, può essere il trasporto scolastico, il cui costo ovviamente varia.