Sentenza rivoluzionaria in materia d’allattamento: previsti permessi per i papà anche se la mamma è casalinga, cosa sapere.
Se essere incinta è qualcosa di sensazionale, diventare mamma lo è ancora di più. Dopo nove mesi di gravidanza, si ha la possibilità di incontrare il frutto del proprio amore, non perdendo occasione di fargli sentire tutto l’amore e il calore del mondo. In questa fase di vita, le preoccupazioni e i pensieri di ciascuna mamma sono davvero tantissime, ma l’amore che riesce a provare per il suo bebè, è talmente forte che riesce a dimenticare davvero ogni cosa.
Tra le prime cose che bisogna fare subito dopo aver partorito, c’è sicuramente questo: l’allattamento. Sin dal principio, come dicono anche i migliori esperti, è importante che il bebè si attacchi al seno della mamma. Ed inizi a poppare. Non preoccupatevi se inizialmente la quantità del latte è poca: riuscirete ugualmente a soddisfarlo!
A proposito di allattamento e di permessi, nelle scorse settimane è arrivata una vera e propria sentenza rivoluzionaria, che non possiamo assolutamente non raccontarvi. Da questo momento in poi, infatti, non saranno solo le mamme a poter disporre di quelle “famose” ore di permesso per l’allattamento, ma anche i papà. Una notizia fantastica, non c’è assolutamente nulla da dire. Scopriamo insieme, però, tutto quello che occorre sapere in merito.
Allattamento, permessi previsti per il papà anche se la mamma è disoccupata: cosa c’è da sapere
Prima di spiegarvi l’importante novità annunciata dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, è importante sapere cosa sono questi permessi per l’allattamento destinati alla mamma. E, soprattutto, a quanto ammontano in termini di ore.
Dopo essere ritornata dalla maternità obbligatoria, quindi, ciascuna madre lavoratrice ha il diritto di:
- Assentarsi dal posto di lavoro per allattare il proprio bebè per circa due ore al giorno se il suo orario supera le sei ore giornaliere;
- Dare da mangiare al piccolo naturalmente un’ora al giorno solo se le sue ore lavorative non superano sono inferiori a sei o non le superano.
Detto questo, sappiate che questa opportunità può essere sfruttata ugualmente dai papà anche se le loro mogli sono disoccupate e, quindi, casalinghe. È questa, come dicevamo poco fa, la novità prevista dalla sentenza enunciata dal’Adunanza Plenaria il il 28 dicembre scorso, che ha fatto impazzire di gioia tutti.
Dopo il bonus per le mamme disoccupate, anche questa appena citata è un’opportunità decisamente importante, che non può assolutamente passare inosservata. Cari neopapà, la patata bollente adesso passa a voi: qualora sentiste la necessità di sfruttare questa possibilità, fatelo senza troppi rimorsi. Ricordate sempre che il bebè ha bisogno di entrambi genitori per la sua crescita, ma anche la sua mamma sente la necessità del giusto supporto. Non fate in modo che si senta sola: sarebbe un vero peccato!
L’importante novità sul congedo parentale
Detto questo, non ci resta altro da fare che spiegarvi un’altra importantissima novità sul congedo parentale. Riconosciute le differenza tra maternità obbligatoria e facoltativa, è fondamentale sapere l’incredibile opportunità che è stata messa a disposizione di tutti coloro che ne vogliono disporre.
Fino a questo momento, infatti, ci è sempre stato detto che i mesi da poter sfruttare col congedo parentale fossero di 10 mesi, vero? Benissimo. Con l’ultima Legge sul Bilancio 2023, invece, si è concessa la possibilità di aggiungere un mese. Quindi, per quasi un anno il papà potrà prendere in considerazione dei permessi del genere. Fate molta attenzione, però, perché le sorprese non sono affatto finite qui.
Tutti coloro che hanno intenzione di godere del congedo parentale, riceveranno un indennizzo per circa 9 mesi. Per circa 30 giorni, però, questo avrà una percentuale pari all’80%. Per i restanti mesi, invece, equivale al 30%. In ogni caso, da come si può chiaramente comprendere, si tratta di cifre che – dati i tempi che corrono – farebbero comodo sicuramente a chiunque. Pertanto, il consiglio che diamo ai neopapà e a tutte le neomamme di non perdersi in troppe chiacchiere. E di fare immediatamente domanda.