Esiste una ragione se i neonati si muovono in continuazione, una risposta che ci dà la scienza e che forse non ci si aspetterebbe mai
I neonati si muovono di continuo per una ragione. Infatti spesso ci capita di vederli scalpitare durante ogni piccola mansione quotidiana. Un atteggiamento che è possibile notare soprattutto quando sono stimolati a compiere azioni quotidiane come il muovere i primi passi, gattonare, prendere il biberon, cambiare abiti e pannolino.
Insomma, un continuo movimento che vede il coinvolgimento in particolare di braccia, spalle, gambe e piedi. Una ricerca scientifica pubblicata sul PNAS analizza proprio questo aspetto peculiare dei più piccoli. Innanzitutto, la ricerca è andata avanti attraverso delle rilevazioni computerizzate.
Ciò che è emerso è che i primi movimenti che si effettuano nei primi giorni e mesi di vita siano sicuramente non mirati verso uno scopo preciso. Ma sarebbero comunque finalizzati ad un raggiungimento di regolazione di input sensoriali verso la coordinazione.
Compiere in continuazione movimenti senza un apparente scopo preciso e fondamento alcuno di intenzione: si tratterebbe, quindi, di movimenti spontanei, unici nel loro genere volti al raggiungimento della maturazione neuronale del sistema sensomotorio.
Tanto è vero che – in predizione – è possibile, proprio attraverso movimenti atipici fuori età massima, individuare un possibile disturbo dello sviluppo. Il cervello comunicherebbe – in fase evolutiva – con l’ambiente esterno, attraverso movimenti del corpo spontanei e incessanti attività motorie.
Mediante un modello computerizzato sono stati analizzati i movimenti di 12 bambini senza problematiche conclamate dell’età di 10 giorni e altri 10 bambini di 3 mesi.
Ciò che è emerso è che non si tratterebbe di una serie uguale di movimenti, bensì sempre diversi tra loro. Una continua sperimentazione con la finalità di imparare, acquisire, insomma, gli atteggiamenti del corpo giusti.
Una continua esplorazione finalizzata proprio al corretto sviluppo motorio, sensoriale, fisico. Questi studi sono volti a scoprire, sempre con maggiore anticipo, quelli che sono da considerarsi movimenti atipici.
Azioni motorie spinte dalla curiosità e la voglia di acquisire comportamenti che strutturano proprio le informazioni sensomotorie nel primo sviluppo umano. Per questo i più piccoli si muovono in continuazione con movimenti che solo in apparenza sono tutti uguali e che invece serbano una certa peculiarità intrinseca finalizzata all’apprendimento.
Quindi mamme e papà, se il vostro piccolo compie in continuazione movimenti durante i primi mesi che paiono scoordinati, nessuna paura! E’ il loro modo per entrare in contatto con questo nuovo mondo in cui sono approdati! Non dovrete far altro che goderne il più possibile, facendovi anche, perché no, qualche risata!
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