Al bambino si allargano i polmoni quando piange? Il pediatra fornisce così il suo ironico punto di vista, impazzando sui social.
La maternità si considera l’esperienza più bella per una donna anche se non tutte sono d’accordo. D’altronde si dà alla luce una nuova creatura ma al contempo diventa un momento molto delicato per la puerpera, dal punto di vista psicologico soprattutto poiché la gestazione, il parto e il post-partum vengono percepiti soggettivamente in modo diverso.
Un bambino cambia radicalmente la prospettiva di vita e le priorità a cui ci si abitua gradualmente. In particolare quando si tratta del primo figlio, ci si sente perse e smarrite, scaturendo così una serie infinita di preoccupazioni per qualsiasi verso o vagito. Per non parlare quando il neonato piange disperatamente, in quel caso è il panico, soprattutto se non si ha la minima idea di come provare a calmarlo.
Ci si prova ma non è facile. A questo punto ci si improvvisa, magari raccogliendo altre testimonianze affini e informandosi su alcuni miti della maternità, ritenendo siano verità assolute. A questo proposito entra in scena un pediatra, molto conosciuto sui social, la cui missione è proprio quella di sfatare certe dicerie, con particolare riguardo al pianto del bambino.
Il pediatra ironizza e impazza sul web
Diversi sono i pianti dei bambini e ciascuno ha il proprio significato e grado di intensità come ben evidenziato dalla Dott.ssa Teresa De Monte. Ad esempio, quando ha fame, il vagito si acuisce di più, raggiungendo sonorità elevate. Anche la mimica è graduale e lo fa capire attraverso i gesti come cercare il seno per essere allattato oppure portarsi la manina alla bocca e mordicchiarla.
Anche quando è stanco, il neonato lancia segnali come sfregarsi gli occhietti e risulta più agitato fino a che il pianto assuma le sembianze di un lamento. Infine quello più forte e inconsolabile, desideroso del contatto materno più che mai indispensabile. Come si evince, molteplici sono le forme di pianto e man mano la mamma impara a riconoscerle e a distinguerle.
Ma soprattutto un pediatra in particolare non si è esentato dal fornire il proprio parere esperto in un modo alquanto insolito per un’esercente la professione sanitaria. Con un pizzico di ironia ha voluto lanciare un messaggio molto importante al fine di poter destare maggior consapevolezza nei riguardi dei genitori.
Piange? “Si allargano i polmoni”
Un giovane chirurgo pediatrico, esercente a Roma, Claudio Olivieri ha evidenziato, smentendo, la credenza popolare secondo cui il bambino quando piange gli fa bene poiché si allargano e sviluppano i polmoni. E’ come se lo si volesse intendere come un mero capriccio per cui, un metodo educativo che ha avuto un certo seguito, è stato proprio quello di lasciare che piangesse, quasi abbandonarlo a se stesso, tanto poi smetterà.
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Come si vuole illustrare il suo pianto è un mezzo di comunicazione per trasmettere una propria necessità oppure trovare un punto di contatto, dialogando attraverso i suoi vagiti. A questo punto ha concluso così: “il compito del genitore è quello di capire e comprendere il suo pianto non di lasciarlo piangere“. Una verità più che mai sentita da molteplici mamme che hanno raccontato la loro esperienza nei commenti.