È allarme per la scuola primaria quello che è emerso è davvero sconcertante: cosa sta accadendo nello specifico?
Veniamo da un periodo particolarmente complicato dove una pandemia, con cui ancora conviviamo, ci ha costretti a stare chiusi in casa per svariati mesi, portando a modificare tutte le nostre abitudini, come quella di recarsi a lavoro o di andare semplicemente a scuola.
Sono stati proprio i bambini e i ragazzi a risentire particolarmente di tutte queste limitazioni. Costretti a seguire le lezioni on-line, sperando in una connessione discreta, sono stati privati di punto in bianco di tutti i loro punti di riferimento. Fortunatamente, con la didattica a distanza le lezioni sono potute andare avanti e i programmi sono stati portati a termine, ma sicuramente non è stata la stessa cosa. Inoltre, anche una volta tornati in presenza, fra mascherine e distanza da mantenere le cose non erano proprio come una volta.
Fortunatamente tutto quello appena descritto fa parte quasi del passato, attualmente tutte le lezioni sono riprese in presenza e si è quasi tornati a vivere con la solita normalità di una volta. Quello che però ci hanno lasciato questi lunghi mesi di distanza, è un modo di approcciarsi agli altri del tutto diverso rispetto a prima, in alcuni casi si è quasi perso il rispetto del prossimo con continui episodi di violenza e di bullismo nelle scuole. Ovviamente non c’è alcun dato che correli le due cose, ma di certo negli ultimi mesi è stato un susseguirsi di episodi spiacevoli.
Quello che purtroppo crea uno sconcerto generale è scoprire quanto il bullismo stia dilagando ormai a macchia d’olio e se fino ad ora era ‘circoscritto’ principalmente alle scuole superiori, negli ultimi mesi ha colpito anche la scuola primaria. Una cosa del tutto fuori controllo, che spesso ha costretto i presidi a contattare i familiari dei singoli studenti e gli insegnati ad agire direttamente sul voto in condotta. Basti pensare che si è passato da un 49% degli anni passati (dato comunque rilevante) ad un 73% in cui sono state necessarie misure estreme. Una notizia davvero allarmante resa nota da ‘La Reppubblica’ che ha condiviso i dati del Ministero dell’Istruzione e che apre uno scenario davvero poco incoraggiante.
Uno spaccato di società davvero pericoloso e che a lungo andare potrebbe prendere il sopravvento su tutti. Una situazione sicuramente non facile da gestire, soprattutto se alle spalle si trovano famiglie che vivono forti disagi ed hanno problemi anche abbastanza importanti. In alcuni casi, stando sempre a quello riportato, è stato necessario addirittura l’intervento dei servizi sociali sia nelle classi coinvolte, che nelle famiglie interessate.
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