Non sottovalutare la comparsa di sintomi che non si sono mai avuti prima è importante, pur senza mettersi eccessivamente in allarme. Ce ne sono però due che potrebbero essere segno di qualcosa di inaspettato.
Avere cura della propria salute è certamente importante per una donna, che non dovrebbe mai dimenticare di fare prevenzione. E’ consigliata proprio a questo scopo una mammografia e una visita ginecologica con cadenza annuale, in modo tale da intervenire in tempi rapidi se dovessero emergere problemi.
Pur senza diventare ipocondriache, è altrettanto importante non sottovalutare eventuali sintomi che non si sono mai verificate prima e parlarne, appena se ne ha la possibilità, con il proprio medico curante. A quel punto, se lo dovesse ritenere necessario, potrebbe arrivare da lui l’indicazione di approfondire con uno specialista.
Attenzione a questi campanelli d’allarme
Ci sono dei campanelli d’allarme che possono essere sottovalutati perché ritenuti “normali” e legati a un particolare stato di malessere che può subentrare in seguito a un periodo stressante. Nel caso di una donna, invece, possono subentrare spesso mal di pancia e seno dolente, che sono in genere associati alla comparsa delle mestruazioni e che possono per questo rendere più tranquilla chi ha solitamente un ciclo poco regolare.
In realtà, anche se molti tendono a non saperlo, potrebbero essere segnali di tipo opposto, ovvero indicare una gravidanza in corso. Chi pensa che ci si possa rendere conto della cosa solo quando è già passato qualche tempo si sbaglia. Le prime percezioni, infatti, potrebbero arrivare dopo due settimane o, in alcuni casi, addirittura il giorno dopo il rapporto sessuale “sospetto”.
Chi soffre di amenorrea (in molte non hanno il ciclo addirittura per mesi) potrebbe non rendersi conto subito di essere incinta. Ed è anche per questo che una visita periodica dal ginecologo di fiducia sarebbe più che consigliata.
Altri segnali insospettabili riconducibili ad uno stato di gravidanza
Alcuni sintomi che danno idea di una gravidanza in corso possono essere simili a quelli che molte donne avvertono con il ciclo, proprio per questo possono essere confusi. E’ il caso, ad esempio, di uno stato di stanchezza generale, mal di testa, mal di pancia, seno dolorante, nausea e vomito, sbalzi d’umore, sonnolenza e alterazione degli odori.
Particolarmente evidente è in genere il cambiamento del seno, che diventa più sodo e turgido, oltre a una modifica dell’areola, che diventa più scura e alla comparsa di puntini intorno al capezzolo. In alcuni casi si fatica anche a dormire da un lato. Tante segnalano come si sentano quasi subito stanche e abbiano voglia di dormire anche quando non sarebbe necessario: questo è segno di come gli ormoni stiano “lavorando”, già dal secondo semestre la situazione però migliora.
Le mestruazioni evidentemente scompaiono, ma si possono avere perdite rosso chiaro, conseguenza dell’azione degli estrogeni. Alcuni cibi o odori che solitamente si adoravano possono risultare sgraditi improvvisamente, soprattutto tra la quinta e l’ottava settimana.
Il progesterone, invece, può influire sul funzionamento dell’intestino e generare stitichezza. Proprio per questo non dovrebbe mai mancare un’assunzione regolare di fibre (frutta e verdura); si dovrebbero inoltre bere almeno due litri di acqua al giorno per produrre il liquido amniotico. Essere troppo esasperati con l’attività fisica è un errore, ma non la si dovrebbe abbandonare del tutto; sono sufficienti 20-30 minuti al giorno di camminata.