È approdata sul mercato europeo la farina di grillo, dopo l’ok dell’UE ma se si vuole evitarla ecco quali alimenti si devono escludere.
Pochi anni fa si è parlato frequentemente della nuova frontiera del cibo, ovvero gli insetti, anche definiti ‘novel food‘. Infatti si tratta di nuovi alimenti utilizzabili quali fonti ricche di proteine e che potrebbero contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale. Una tendenza ancora non del tutto consolidata poiché aleggia forte scetticismo ma ormai in auge, quindi sarà solo questione di tempo e conseguentemente abitudine.
Si rammenti infatti che tale denominazione è entrata in vigore nel 2018 con il Regolamento Europeo 2015/2283 circoscrivendone l’ambito. Il cibo del futuro quindi è tra noi anche se la situazione sta visibilmente sfuggendo di mano. Si pensi ad esempio a un caso recente che coinvolge un pastificio rinomato e il suo annuncio in cui si è declamato l’impiego degli insetti come base anche per preparare la carbonara.
Il web è insorto a questo proposito, scoprendo solo in un secondo momento l’entità della provocazione. Tale smentita è giunta proprio dallo stesso brand che continua a rimarcare la qualità dei suoi prodotti con grano duro 100% italiano. Tralasciando alcuni episodi singolari di questo tenore, l’ultima novità è legata proprio all’approvazione da parte della UE in merito alla commercializzazione europea della farina di grillo ma qualora la si volesse evitare ecco quali alimenti escludere.
L’UE ha dato il via libera alla commercializzazione europea della farina di grillo a partire dal 24 gennaio, autorizzando però solo un unico produttore, ovvero la società vietnamita Cricket One Co.Ltd. Nonostante la perplessità dei consumatori, da pochi giorni è possibile gustare leccornie a partire dagli snack, pane, biscotti, pizze, birra e perfino cioccolato – a base di grilli. Si deve specificare che per ogni prodotto alimentare si è stabilita una quantità massima della polvere di grilli non sgrassata per cui è consentita la sua presenza in un range tra 1 e 3 g.
Ancora è difficile abituarsi a tale notizia per cui come evitare il rischio di consumarla? È semplice, basterà leggere l’etichetta poiché, come da regolamento, ogni potenziale sostanza allergica, quindi anche gli insetti, devono essere riportati mediante la loro specifica dicitura Acheta Domesticus oppure Tenebrio Molitor. Comunque si è voluto sottolinearne anche le proprietà benefiche, dovute soprattutto alla chitina, sostanza presente nell’esoscheletro degli insetti che, tra le altre funzioni, svolge un’azione antimicrobica e favorisce la flora batterica intestinale.
Quindi mangiare tali specie potrebbe rivelarsi altamente disgustoso, anche solo al pensiero, ma altrettanto benefico per la nostra salute. Inoltre non si tratta solo di simpatici grilli saltellanti poiché ancor più recentemente l’Unione Europea ha concesso il proprio beneplacito per un’altra varietà di insetti che sta catalizzando maggiormente l’attenzione dei media.
Ebbene: l’UE ha dato l’approvazione anche per la commercializzazione di larve del verme della farina minore, a partire dal 26 gennaio. Esse sono utilizzabili in forme essiccate, nella pasta o in polvere e l’unica società produttrice autorizzata è Ynsect NL B.V, come dichiarato dall’Ansa.
Ancora in subbuglio, ci vorrà del tempo per digerire anche questa notizia, rimanendo in tema. Ma chissà magari queste pietanze ci potrebbero sorprendere, rivelandosi prelibate all’olfatto e al gusto.
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