Educare nostro figlio con la dolcezza delle parole, con la serenità e la sicurezza della nostra voce. Arrivare a trasmettergli uno straordinario apprendimento, incredibilmente, durante il momento del suo sonno.
Allo stesso modo, da sempre, lo fanno gli adulti su se stessi, “coccolati” da un paio di cuffie, mentre, per prepararsi ad un esame, magari di lingua straniera, ascoltano l’audio dei propri appunti durante il sonno.
Avrete capito bene che stiamo parlando di audio-apprendimento, della forza e del potere dell’ascolto, delle informazioni che vengono straordinariamente percepite dalle capacità, forse ancora non del tutto conosciute, dalle potenzialità del nostro cervello.
La tecnica si chiama ipnopedia, e nella sua versione “infantile”, è naturalmente meno leggera, più pesante: si costruisce sulla base del meraviglioso rapporto mamma-bambino. Il calore sonoro della voce della madre, della donna che ci dona la vita, che sussurra al suo piccolo anche una favola educativa mentre dorme, per dargli serenità, per trasmettergli calore, per fornirgli quel supporto psicologico di cui il bimbo ha bisogno per crescere circondato da amore e da basi solide.
Gli esperti psicologi infantili sostengono che questa è una tecnica che le basi della tradizione scientifica, ma che è stata recuperata e ritrovata nel tempo, è semplice e testata, e comporta l’induzione di affermazioni positive e incoraggianti, nelle orecchie del proprio figlio.
L’obiettivo è anche quello di costruire e plasmare le buone abitudini che vuoi che adottino i tuoi figli o addirittura, si guarda ancora più avanti, gli obiettivi futuri che vuoi che raggiungano!
Ad esempio, si può iniziare, sempre secondo gli esperti, dicendo al bambino quanto è bravo, quanto è brillante e gentile, ma non come semplice elogio che possa fargli avere una visione distorta ed eccessiva delle proprie capacità, ma il tutto è finalizzato a spronarlo a fare meglio nel contesto in cui si sente più a suo agio.
L’esercizio psicologico della rassicurante voce della mamma o del papà, secondo gli ultimi studi, risulterebbe più efficace una volta che il bambino ha dormito almeno per quasi due ore. La ricerca suggerisce che è il momento in cui il cervello dei bambini accetta attivamente qualsiasi arrivo di nuove informazioni.
L’ipnopedia infantile, in questi ultimi anni, lo dicono gli studiosi, si è dimostrata molto efficace rispetto a quanto si pensasse in precedenza. Molte testimonianze, negli Usa, ci portano a conoscenza del fatto che addirittura la voce dei genitori, durante il sonno, avrebbe aiutato bambini con seri problemi alimentari o con comportamenti di aggressività, di timidezza e di isolamento sociale.
Sempre dagli Usa, arriverebbe anche il consiglio pratico su come costruire il percorso iniziale di ipnopedia per il tuo bambino. Consisterebbe nel parlare con tuo figlio o tua figlia per 21 giorni consecutivi, mentre dormono, quando sono già nel sonno REM (sonno profondo, che si raggiunge appunto circa 2 ore dopo che si sono addormentati). Occorre farlo con un tono dolce, si potrebbe arrivare a ripetere sempre lo stesso concetto per educare il piccolo o la piccola a comprendere come adottare un certo comportamento.
Tutto questo senza mai essere aggressivi e tanto meno autoritari, e iniziando e concludendo sempre il discorso con una parola d’amore che lasci il segno.
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