È donna quasi il 90% dei pazienti che accedono al centro cefalee. Attenzione all’emicrania in gravidanza. Ecco quali problemi può portare
Ogni segnale che ci lancia il nostro corpo, in qualsiasi fase della nostra vita, non va mai sottovalutato. Soprattutto, per quanto concerne le donne, nel periodo in cui si è in gravidanza. Per esempio, un problema che attanaglia diverse future mamme è l’emicrania. Ebbene, qualora questo problema fosse persistente, fate adeguati accertamenti!
Ovviamente, come tutte le volte in cui vi parliamo di medicina e salute, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a medici, esperti e specialisti. Con il nostro corpo e il nostro benessere non si scherza. Per cui, no alle cure “fai da te”, né, tantomeno, pensiate di potervi affidare a stregoni o ciarlatani. Soprattutto in un periodo delicato quale può essere la gravidanza.
Terza patologia per frequenza e seconda per disabilità, l’emicrania colpisce quasi il 12% della popolazione, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne (in quelle di età compresa fra 35 e 49 anni addirittura l’emicrania risulta essere la prima causa di disabilità – dati Oms).
Recenti studi, infatti, dimostrano come un’emicrania importante, persistente, diagnosticata nel periodo in cui è in dolce attesa può celare dei problemi e delle complicanze. Sia per la donna che per il nascituro. La ricerca scientifica è stata condotta presso il Brigham and Women’s Hospital a Boston. Gli studiosi hanno passato al setaccio ben 30.555 gravidanze di 19.694 donne. Lo studio, condotto da Alexandra Purdue-Smithe e pubblicato sulla rivista Neurology ha dato dei risultati che non possono essere ignorati.
Peraltro, l’emicrania è un problema molto comune. E le donne hanno una probabilità superiore di due o tre volte rispetto agli uomini di soffrirne. È donna quasi il 90% dei pazienti che accedono al centro cefalee, che si occupa della diagnosi differenziale dei diversi tipi di cefalea e della gestione di terapie farmacologiche, anche complesse, come gli anticorpi monoclonali e la tossina botulinica.
Quindi, l’emicrania diagnosticata prima di una gravidanza può provocare parto prematuro, ipertensione e preeclampsia. In particolare con l’emicrania prima della gravidanza cresce del 17% il rischio di un parto prematuro. Mentre cresce addirittura del 28% la probabilità di ipertensione gestazionale e, infine, del 40% di preeclampsia rispetto all’assenza di emicrania. L’emicrania con aura è stata associata a un rischio leggermente superiore di preeclampsia. Quest’ultimo è un disturbo detto anche gestosi che si manifesta sia con ipertensione sia con eccesso di proteine nelle urine della gestante.
I medici, al momento, per curare questo tipo di problemi raccomandano l’uso di aspirina a basso dosaggio durante la gravidanza. L’aspirina a basso dosaggio durante la gravidanza è efficace anche per ridurre i tassi di parto pretermine.
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