La nascita di una bimba o di un bimbo non può essere un evento casuale nella vita di due persone e nella tradizione culturale italiana, le cui radici profonde hanno legami profondi anche con quelle di altri Paesi, emerge la gioia sincera di condividere tutto questo con la proprie famiglia, con la comunità, con chiunque possa in qualche modo percepire la nostra felicità.
Quante volte, nel nostro condominio, qualcuno di noi si è soffermato stupito a guardare quel fiocco rosa o quel fiocco azzurro spiccare sul portone o sulla porta di ingresso dei nostri vicini.
Ci era accaduto altre volte precedentemente, magari anche noi abbiamo bambini e ci siamo trovati nella medesima situazione, però, non è inusuale riprovare un senso di lietezza dentro, di gioiosa serenità, che non può essere certo casuale.
Fiocco rosa e fiocco azzurro: mamma e papà comunicano al mondo il lieto evento
Non è retorica affermare che, in un Paese alle prese con una virulenta crisi economica, ma soprattutto con una natalità così bassa, dove la nostra popolazione invecchia inesorabilmente, mettere al mondo un figlio non è solo un atto d’amore ma un’azione coraggiosa che, mai come in questo momento, merita di essere raccontata con quel colore, con quel fiocco, che nasconde una storia, un perché, da scoprire.
È nato un bambino o una bambina! Come un dolce campanello che squilla nel nostro cuore alla vista di quel fiocco, alcuni di noi sono forse ancora capaci di stupirsi, anche se quel giorno i problemi della famiglia e del lavoro ci attanagliano e non ci fanno stare sereni.
Il significato straordinario di un colore che affonda le sue radici nella storia
Cultura indoeuropea e cinese si fondono alla perfezione nella tradizione di un fiocco che non passerà mai di moda. Perché in fondo non è moda, non è tendenza: è storia.
L’azzurro, per lui, per il piccolo, per il maschietto, simboleggia il colore del cielo. Forza, vitalità, quasi una invocazione alle Divinità che sono nelle alte sfere per proteggere l’ometto di casa.
La forza del cielo per lui, la purezza della femminilità per lei
Per la bimba, da sempre, il rosa è la purezza, la femminilità, ma in alcune culture anche il colore del sangue mestruale della donna che non viene considerato un tabù, ma uno straordinario elemento della natura del proprio corpo che permetterà, un giorno, alla neonata, diventando donna, di procreare a sua volta.
Tradizioni lontane, culture che si fondono, un perfetto equilibrio tra religiosità e laicità, che unisce comunità magari così diverse, ma legate dalla gioia del medesimo evento, unico straordinario, quello della nascita di un figlio.
E chi di noi, guardando quel fiocco davanti alla porta del vicino, non ha provato a immaginare la gioia, i sorrisi dei parenti, il piccolo o la piccola cullati tra le braccia della neo mamma e del neo papà. L’emozione regna sovrana e tutti i problemi della vita, per un istante, sembrano sparire.