Fare sport da bambini può essere particolarmente importante, non solo perché fa bene al fisico ma anche perché permette di stare con i coetanei e stringere nuove amicizie. Molti però possono essere in dubbio sulla scelta del tipo di disciplina: ecco alcuni spunti da utilizzare per chi non sa come muoversi.
La scuola è certamente fondamentale per ogni bambino e deve avere un ruolo primario, ma è altrettanto importante che sin da piccoli abbiano modo di fare sport. La sedentarietà, infatti, non fa mai bene, nemmeno quando sono in tenera età, soprattutto in un periodo come questo in cui la loro attenzione è spesso catturata soprattutto da Tv e videogiochi, che dovrebbero essere utilizzati con moderazione.
È proprio per questo che spetta ai genitori incoraggiarli a scegliere qualcosa a cui dedicarsi nel tempo libero, nonostante qualcuno possa essere più pigro degli altri e tenda a dire sempre no. Questa pratica, infatti, garantisce benefici importanti per lo sviluppo di un fisico in crescita, oltre ad essere determinante anche sul piano psicologico.
Fare sport è davvero importante per ogni bambino
Non si può certamente pensare che un bambino trascorra il suo tempo libero solo tra scuola e casa, oltre a qualche altra saltuaria uscita con amici e familiari. Mamma e papà dovrebbero infatti trasmettergli quanto sia importante praticare uno sport, scelta che può spingerli a sviluppare dentro di sé valori importanti.
Chi lo fa, infatti, impara a stare con i propri coetanei e capisce quanto sia importante lo spirito di gruppo, non solo per ottenere un risultato, ma anche quando si tratta di aiutare un compagno in difficoltà. Altrettanto fondamentali sono il rispetto delle regole, la leadership e l’autostima. È però determinante che chi li segue in occasione degli allenamenti e delle gare non estremizzi questo momento. Dare il massimo è importante, cosa che dovrebbe avvenire anche nello studio, ma questo dovrebbe avvenire sempre comportandosi sempre in modo leale.
Ad ognuno la sua scelta, ma ecco cosa c’è da sapere
Da bambini spesso si tende a scegliere lo sport da praticare sulla base di quello che fa l’amico del cuore. Questo non è necessariamente un modo di fare sbagliato, è bene ricordarlo. È comunque importante verificare che ci sia convinzione, altrimenti si rischia non solo una perdita di tempo, ma anche di vedere il proprio figlio scoraggiato e deluso.
È altrettanto importante che i genitori non si mostrino delusi se la sua preferenza dovesse ricadere su qualcosa di diverso da quello che si sognava. Tanti, infatti, finiscono per riversare su di loro le proprie aspettative, specialmente se a loro volta sognavano di emergere in uan disciplina e non ci sono riusciti.
Chi è ancora indeciso dovrebbe però fare la propria valutazione sulla base di due aspetti: meglio uno sport individuale o di squadra? Entrambi hanno dei benefici che non devono essere trascurati e che possono essere utili per arrivare a capire cosa sia meglio fare.
Pensare che uno sport individuale porti a essere egoisti e a voler necessariamente prevalere sugli avversari è senza dubbio riduttivo, anzi. Va evidenziato che in tal caso un ragazzo impara a essere più indipendente e a lavorare su eventuali difetti. Fare amicizia con i propri compagni è naturale, ma difficilmente si sviluppa una gerarchia, ognuno tende a compiere in solitaria il proprio percorso di crescita. Allo stesso tempo, però, è importante stargli vicino ed evitare che questo lo porti a isolarsi e a chiudersi maggiormente in se stesso. In genere per i timidi questo sarebbe da evitare.
Uno sport di squadra, invece, porta a sviluppare il senso del gruppo e ad aiutare i compagni anche quando sono in difficoltà. Una squadra, infatti, finisce per ottenere i risultati solo quando tutti sono uniti per il raggiungimento di un obiettivo. Si dovrebbe comunque verificare che chi ha un carattere più forte non diventi determinante rispetto a chi parla poco. In questi casi c’è il rischio che possa essere messo in un angolo, specialmente se ha delle capacità che ancora non sono del tutto evidenti. Fare il possibile per vincere è importante, ma in una competizione deve sempre esserci anche il rispetto degli altri, senza alcun fanatismo.