L’Italia è un paese pieno di paesaggi mozzafiato e di strutture architettoniche che fanno invidia a tutto il mondo. Ma questa è davvero qualcosa di straordinario, un vero e proprio orgoglio nazionale.
Sembra un palazzo incantato del Medio Oriente, e infatti fu scelto da Paolini come ambientazione del suo film su Le Mille e una Notte. Eppure si trova nel Bel Paese: è una spettacolare meraviglia tutta italiana!
Questa spettacolare meraviglia architettonica circondata da uno splendido parco fu di proprietà della famiglia Panciatichi Ximenes fino ai primi anni del XX secolo. Nel mondo è un castello noto e apprezzato come uno degli esempi più raffinati dello stile moresco italiano.
Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Del Castello di Sammezzano. A guardarlo bene, non sembra affatto la solita roccaforte toscana né un palazzo rinascimentale, ma è un monumento architettonico ubicato nei pressi di Leccio, nel comune di Reggello, in provincia di Firenze.
La struttura sorge a meno di trenta chilometri da Firenze, ed è appartenuta per molti anni a una delle più importanti famiglie dell’aristocrazia fiorentina: i Panciatichi Ximenes d’Aragona. Lo scheletro del castello risale al XVII secolo. Ma il palazzo fu completato e reso unico solo due secoli dopo, grazie agli sforzi di Ferdinando, che pretese stanze ricche di elaborati stucchi policromi, ambienti fiabeschi e decorazioni che rimandavano allo stile delle dimore orientali. Dopo essere stato un albergo-ristorante, il palazzo è chiuso ormai da oltre trent’anni. Lo Stato ha aperto il parco in qualche rara occasione al pubblico, attirando tantissimi turisti.
Oggi lo splendido castello di Sammezzano rischia di cadere in rovina. Secondo gli esperti necessita di urgenti lavori di restauro. Senza un intervento tempestivo, oblio e degrado potrebbero rovinare per sempre questa famosa e spettacolare meraviglia italiana, una delle più belle dimore ottocentesche d’Europa.
Castello Sammezzanno: spettacolare meraviglia d’Italia
Chissà cosa direbbe oggi il povero Ferdinando Panciatichi Ximenes. Di certo s’indignerebbe nel vedere come si è ridotto il suo castello. Il luogo in cui ospitò tutti i più grandi d’Europa, suscitando l’invidia di monarchi e principi. Il palazzo divenne un albergo di lusso nel secondo dopoguerra, ma presto fu abbandonato. Un comitato chiamato FPXA 1813–2013, abbreviazione di Ferdinand Panciatichi Ximenes d’Aragon, si è messo in moto nel 2012. L’obiettivo era tentare di restaurare e preservare il palazzo. Ma per recuperare le 365 stanze, ognuna con decorazioni moresche uniche, servono molti fondi.
In questo castello Pasolini girò nel 1974 Il fiore delle Mille e una notte. Poi nel 2015 è stato lo scenario anche del film Il racconto dei racconti – Tale of Tales, diretto da Matteo Garrone e interpretato da Vincent Cassel e Salma Hayek. Cosa si salva di questa meraviglia? Il parco, che è uno dei più vasti del territorio.
Un paradiso ricco di specie arboree esotiche, come sequoie e altre resinose americane, e con un arredamento architettonico in stile moresco, fra cui un ponte, una grotta artificiale con statua di Venere, delle bellissime vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto.