Chi soffre di glicemia altra deve stare molto attento. Perché anche un semplice caffè zuccherato può creare non pochi problemi
La glicemia alta e, di conseguenza, il diabete, sono problemi che attanagliano milioni di italiani. Il diabete è una malattia da non sottovalutare affatto, anche perché porta con sé numerosi problemi. E, allora, ecco a quali sintomi bisogna stare attenti per capire se la nostra glicemia ha superato il livello di guardia.
La depressione è un “effetto collaterale” del Diabete per 700 mila italiani, per i quali risulta raddoppiato il rischio di complicanze e triplicata la mortalità. Il 17% delle persone che si ammalano di Diabete sviluppa prima o poi depressione. Circa 700 mila italiani che oltre ad avere troppi zuccheri nel sangue hanno anche un disturbo dell’umore, che si manifesta con maggiore probabilità nelle pazienti donne e negli anziani.
Il diabete è una malattia in cui c’è aumento nel sangue dei livelli di glucosio (zucchero) per un deficit della quantità e, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas.
La glicemia è il valore della concentrazione di glucosio nel sangue. La normale quantità di glucosio contenuta nel sangue di una persona adulta è complessivamente di 5 grammi. Per chi soffre di glicemia alta anche una piccola quantità di glucosio in più nel sangue può creare non pochi problemi.
Glicemia e diabete: i sintomi da non sottovalutare
I livelli di glucosio nel sangue si misurano a 8 ore dall’ultimo pasto e vanno dai 70 ai 100 mg/dl: se questi valori aumentano il paziente ha sviluppato un’iperglicemia. Quando il valore del glucosio si assesta tra i 101 e i 125 mg/dl il paziente rientra nella categoria del prediabete, mentre se supera per due misurazioni i 126 mg/dl allora il paziente ha sviluppato un diabete vero e proprio.
Quindi, chi soffre di glicemia altra deve stare molto attento. Perché anche un semplice caffè zuccherato può creare problematiche non indifferenti. Mettendo anche in sofferenza il pancreas, che produce insulina per tenere i valori sotto controllo. Ci sono essenzialmente due modi per misurare la glicemia presente nel nostro sangue. La prima è tramite un esame di laboratorio sul sangue venoso. La seconda, molto più rapida, è sul sangue capillare. Grazie al glucometro si può avere il risultato in pochi secondi. Basta prelevare una goccia di sangue capillare dal polpastrello tramite la puntura di una lancetta pungidito. Così, quindi, i diabetici possono controllarsi facilmente e autonomamente.
Tra i sintomi che possono celare la patologia del diabete ancora non diagnosticata segnaliamo vista offuscata, difficoltà di concentrazione, respiro pesante, alito acetonemico, dal caratteristico sentore di aceto, nausea e vomito, dolori addominali, sonnolenza, perdita di coscienza – nei casi più gravi – e talvolta coma.