L’uso non corretto di antibiotici, soprattutto per determinate patologie, potrebbe causare i cosiddetti effetti boomerang.
Ci sono patologie che vanno trattate con maggiore attenzione rispetto ad altre. Molto spesso il dolore ci condiziona, ci spinge a fare un uso smodato di farmaci, convinti di poter tamponare tutto con una medicina, che magari nessun medico ci ha prescritto, e che potrebbe non essere indicata per le nostre condizioni. Ed è proprio il caso di cui stiamo per parlarvi.
Quando abbiamo mal di denti, faremmo qualunque cosa per fermare il dolore. Ci sono quelle notti che sembrano infinite: vaghiamo per casa, come fantasmi, teniamo svegli tutti, la mamma, la moglie. E le proviamo tutte per cercare di stare meglio: dal ghiaccio al whisky. Poi, convinti di non avere scelta, passiamo ai farmaci, in particolare antibiotici, senza essere in alcun modo certi che stiamo percorrendo la “retta via”.
Il dolore dentale è un problema comune e può insorgere quando il nervo all’interno di un dente muore a causa della progressiva carie o di lesioni. Senza trattamento, i batteri possono infettare il dente morto e causare un ascesso dentale, che può portare a gonfiore e diffusione dell’infezione, che a volte può essere anche pericolosa per la vita.
Il trattamento raccomandato per queste forme di mal di denti è la rimozione del nervo morto e dei batteri associati. Questo di solito viene fatto mediante l’estrazione del dente. Oppure si applica il trattamento del canale radicolare (una procedura in cui il nervo e la polpa vengono rimossi e l’interno del dente pulito e sigillato).
A commettere l’errore madornale di fare uso di antibiotici quando non è necessario, spesso, non siamo solo noi pazienti. Anche i medici spesso sbagliano, cosa ancora più grave. Gli antibiotici, attenzione, in questo caso sono consigliati solo in presenza di una grave infezione che si è diffusa dal dente ai tessuti circostanti. Tuttavia, alcuni dentisti prescrivono ancora abitualmente antibiotici per via orale a pazienti con patologie dentali acute che non presentano segni di diffusione dell’infezione o senza trattamento dentale per rimuovere il materiale infetto.
L’uso di antibiotici in modo errato può creare un pericoloso effetto contrario: contribuisce infatti allo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici. È quindi davvero importante che tu paziente sappia che gli antibiotici debbono essere utilizzati solo quando è probabile che portino benefici al paziente. I dentisti prescrivono dall’8% al 10% circa di tutti gli antibiotici di assistenza primaria nei paesi ad alto reddito, pertanto è importante garantire che i dentisti dispongano di buone informazioni su quando è probabile che gli antibiotici siano utili per i pazienti.
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