Una storia che ci fa capire quanta strada ci sia ancora da fare: giovane mamma non riesce a trovare lavoro, il motivo è davvero incredibile.
Lavorare è qualcosa di fondamentale importanza. Difatti il lavoro è rilevante soprattutto dal punto di vista economico. Una fonte di guadagno è indispensabile per la sopravvivenza e del resto le bollette e l’affitto non si pagano certo da sole. Oltre all’aspetto prettamente venale, svolgere un’attività lavorativa risulta utile anche per altri aspetti: avere un lavoro che si ama è fonte di soddisfazione personale.
Tuttavia trovare un impiego non è mai troppo semplice. Negli ultimi decenni, infatti, l’inserimento nel mondo del lavoro è diventato quasi una chimera. Troppi stage non retribuiti, e pochi contratti effettivi rendono le condizioni economiche dei giovani altamente precarie. Per le donne la situazione appare ancora più complicata. Nonostante i passi avanti e le lotte per l’emancipazione, il gentil sesso deve sgomitare molto più rispetto agli uomini.
Le donne, sin dalla notte dei tempi, hanno sempre dovuto subire soprusi e discriminazioni. Un mondo maschilista in cui ha sempre è solo predominato l’uomo. La vita delle donne era scandita da tappe fisse e irrevocabili, percorsi decisi dai padri e dai fratelli, ai quali nessuna si poteva sottrarre. La donna aveva una funzione specifica: stare a casa per dedicarsi alla cura della famiglia.
Studio e lavoro sono termini entrati nel vocabolario di una donna solo molto tempo dopo. Ogni ragazza ha dovuto faticare e battersi per far comprendere alla società il proprio valore ed il proprio talento. Nel corso degli anni, le lotte per l’emancipazione femminile hanno fatto in modo che la società vivesse un cambiamento e finalmente dopo secoli e secoli di sottomissione, il mondo è diventato un po’ più giusto, un po’ più normale.
La storia di una giovane mamma conferma quanta strada ci sia ancora da fare per ottenere una vera parità di sessi. La ragazza, ventiseienne, è madre di un bambino di tre anni, Valentina Altamura vive a Bari e vorrebbe trovare un lavoro per essere indipendente dal compagno e contribuire economicamente alla crescita del figlio. Tuttavia ad ogni colloquio viene rifiutata proprio perché madre. “Come fai a recarti a lavoro, quando tuo figlio si ammala” le viene detto da un ogni possibile datore di lavoro. Un sistema ingiusto che ritiene ancora che ad occuparsi di un figlio debba essere solo la madre.
Ed ecco come nonostante i passi avanti e l’illusione che la società sia cambiata, per le donne le cose non sono mai semplici. Inserirsi nel mondo del lavoro non è certo facile, se sei mamma le difficoltà aumentano. Eppure una madre avrebbe ancor più bisogno di lavorare, dato che deve anche mantenere anche il proprio figlio. Ma purtroppo tutto questo è ancora ben lontano dalla realtà.
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