Una rivoluzione per la scelta del pediatra di base è in arrivo, dopo anni in cui il sistema aveva mostrato limiti e pecche, finalmente ci sarà molto più spazio per i giovani medici.
Un cambiamento atteso da tempo che ora diventa realtà e lo fa nel modo migliore, per i lavoratori del settore ma anche per le famiglie e soprattutto per i piccoli assistiti. Ad oggi risulta veramente difficile andare a selezionare un pediatra, non solo per la difficoltà di reperirne uno sul territorio libero e quindi in grado burocraticamente di prendere in carico il bambino ma anche per la mole di lavoro e per i pensionamenti che sono crescenti.
Tutto questo non facilita il compito dei genitori ma rende tutto più gravoso, situazione veramente pesante soprattutto per coloro che necessitano di cure importanti e su base continuativa.
Pediatra di base: cambia tutto
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il ministero dell’Economia e delle Finanze hanno dato vita ad una novità assoluta, l’istituto dell’Anticipo della Prestazione Previdenziale che riguarderà i pediatri di libera scelta. Questo è fondamentale perché apre le porte a un meccanismo tutto nuovo e facilita le famiglie che spesso sono impossibilitate a trovare un pediatra di base relativamente vicino al proprio domicilio.
Con questo sistema infatti ci sarà molto più ricambio generazionale, i professionisti che sono prossimi alla pensione affiancheranno i giovani che invece entrano a pieno titolo nell’attività medica. In questo modo non solo ci saranno molti più giovani sul territorio con una formazione incrociata ma anche una continuità per le persone che potranno abituarsi alla variazione senza doversi mettere alla ricerca di un nuovo medico.
Per i genitori questo significa che potranno pian piano valutare il nuovo medico, interfacciarsi con lui in compagnia di quello a cui erano da sempre abituati e anche aiutare il bambino in questo percorso. Una cosa da non sottovalutare se si considera che per molti minori doversi rapportare ad una persona estranea che deve visitarli non è cosa facile.
Nuovi pediatri: cosa cambia per le famiglie
Una misura che finalmente va a disciplinare meglio i rapporti con i medici pediatri di libera scelta, crea un assorbimento migliore in tempistiche ottimizzate e soprattutto evita profondi disagi alle famiglie, sia a livello burocratico per la ricerca, la selezione e l’effettivo passaggio e anche sul piano umano perché dopo anni di lavoro insieme si viene a creare una profonda empatia con i bambini che non sempre amano cambiare e quindi interfacciarsi a volti nuovi.
Grazie anche al rapporto di fiducia con il medico di base del bambino sarà possibile stabilire un nuovo rapporto che duri almeno fino all’adolescenza. Cosa importante anche per tutti i bambini che sono in terapia, che seguono delle cure precise e mirate e quindi non solo per quelli che usufruiscono del sistema sanitario saltuariamente. La riforma pensa ad una molteplicità di situazioni risolvendo uno dei problemi più gravosi degli ultimi anni nella Sanità italiana.