Per una donna la fertilità rappresenta una cosa estremamente importante, ma più si andrà avanti e più diminuirà: ecco quando ciò avviene.
Se dovessimo stare dietro in maniera pignola all’orologio della Natura, capiremmo che ci sono dei tempi per fare determinate cose e dei tempi per farne altre. La maternità è una di queste, sempre di più procrastinata da parte delle donne, per svariati motivi.
Quello che affrontiamo in questo articolo è la fertilità delle donne, una cosa puramente scientifica che va oltre le decisioni e i sentimenti di ognuna. E per questo motivo si scontra con la vita nella società, perché è appurato che le donne sempre di più, decidono di avere un bambino ad un età che non coincide con l’apice della propria fertilità. Come apprendiamo da National Geographic quando le donne sono biologicamente perfette per rimanere incinte, hanno altri interessi: lo studio, il lavoro, non hanno trovato l’uomo giusto o semplicemente vogliono godersi la vita. Molte non si rendono conto che il tempo gioca in loro sfavore e che quando arriverà il momento fatidico in cui si decide di fare figli, potrebbe essere troppo tardi.
Un sondaggio condotto su mille donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni, rivela che il 20% di esse non ha la minima idea di quanto l’età possa avere degli effetti sulla propria fertilità. A differenza dell’uomo, che non ha assolutamente, sotto questo punto di vista, “il fiato sul collo” visto che può produrre e maturare un ciclo completamente nuovo di sperma ogni 72 giorni.
Ecco quando diminuisce la fertilità nelle donne
La donna nasce con una quantità definita di ovuli, ossia circa uno o due milioni, all’interno delle sue ovaie. Quando si raggiunge la pubertà quest’enorme quantità di ovuli si riduce a 300.000-500.000 e continuerà a diminuire mese dopo mese, con il ciclo mestruale: circa 10, 20 ovuli mensili.
Secondo il report 2021 dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), l’evoluzione della natalità è fortemente condizionata dall’età in cui si diventa madri. Oggi a giovare un ruolo fondamentale al rallentamento delle nascite in Italia, è anche la forte crisi economica.
Come dichiara National Geographic “A livello nazionale, la contrazione dei nati riguarda soprattutto le giovanissime (-5,6% per le donne fino a 24 anni nel periodo da gennaio ad ottobre 2020); aumentano invece le gravidanze in età più avanzate (con un +7,1% dai 45 anni in poi).”
Ma quando comincia davvero a diminuire la fertilità della donna? Secondo i dati dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) la fertilità delle donne (quindi la possibilità che hanno di rimanere incinte) raggiunge il suo apice tra la fine dell’adolescenza e la fine del secondo decennio di vita. Inizia a diminuire invece ai 30 anni, e dopo i 35 anni il processo accelera. Nello specifico, secondo una ricerca, prima dei 30 anni hanno l’85% di possibilità di concepire entro un anno; a 30 anni le probabilità scendono al 75% e a 35 anni al 66%. A 40 anni, invece, le donne hanno mediamente solo il 44% di possibilità di rimanere incinte entro 12 mesi.