I malanni stagionali entrano a gamba tesa nella vita dei nostri bambini. Come ci regoliamo con il certificato medico scolastico?
Il ritorno a scuola, dopo mesi e mesi di Dad, ovvero le lezioni a distanza, hanno certamente riacceso la luce sulla vita di molte famiglie. Il contatto umano insegnante-allievi, la possibilità concreta che i nostri figli possano finalmente trascorrere il proprio tempo a contatto con gli amichetti, il valore innegabile della didattica “de visu”: tutto questo ha dato e continua a dare notevole serenità, rispetto a prima, anche alle mamme e ai papà.
Diciamoci la verità, non era semplice gestire il proprio tempo di genitori con la presenza dei bambini in casa. Qualcuno doveva badare a loro, e se entrambi i coniugi lavoravano, e magari avevano una azienda o un libero impiego che non prevedeva la gestione del proprio ruolo a distanza, scattavano le spese delle baby sitter, in assenza di nonni in grado di fare da supporto. E con la crisi economica non era un fattore di poco conto.
Malanni invernali e assenze dei bambini a scuola: le nuove regole sul certificato medico
Il rischio Covid ha per fortuna allentato la presa, ma sono arrivati i malanni invernali a tormentarci. Oltre tutto, con la paura latente che un minimo stato influenzale possa in qualche modo essere veicolo di contagio anche per gli altri bambini, molte mamme, forse sbagliando, al minimo raffreddore tengono i bambini a casa.
Come ci regoliamo, però, con i certificati medici di materne ed elementari? Occorre fare attenzione alle nuove regole, ovvero quelle che il Ministero della Salute ha indicato nelle recenti circolari e che sono legate, come ben sappiamo, ad un sistema sanitario a regolamento regionale.
Per i bambini delle materne, il certificato medico va presentato solo oltre il terzo giorno di assenza. Elementari e medie richiedono che la documentazione del medico di base sia presentata con oltre 5 giorni di assenza. Se la mancata presenza del bambino è invece vincolata a ragioni familiari, occorre semplicemente una giustificazione scritta del genitore.
Naturalmente, nel periodo di assenza non vanno considerati i giorni festivi. Quindi, se nostro figlio si ammala di giovedì e tornerà a scuola il martedì successivo, le giornate da calcolare, se frequenta il tempo prolungato, oppure non è previsto che vada a scuola il sabato, come in molti istituti del Nord Italia, le assenze saranno solo 3.
Ogni mamma, naturalmente, spera che il proprio bambino stia sempre bene, ma influenza con febbre e raffreddore condizionano queste giornate di freddo intenso. Il consiglio dei medici di famiglia è sempre quello di non abituarli a stare a casa al minimo malanno: se non c’è febbre, la giornata scolastica si può affrontare con grande serenità.